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POTENZA – Buone notizie per i percettori di mobilità in deroga. L’Inps ha inviata alla Regione l’autorizzazione a completare i pagamenti per tutto il 2014, anche per i lavoratori che dall’agosto dello stesso anno erano fuoriusciti dalla platea degli aventi diritto. Una notizia che era attesa da tempo dai beneficiari lucani, la cui unica forma di sostegno al reddito era bloccata da tempo.

E’ quanto ha comunicato l’ufficio stampa di viale Verrastro dopo la comunicazione del direttore regionale dell’Istito di previdenza, Antonio D’Ago, che ha reso noto all’assessore Raffaele Liberali un chiarimento formulato dalla Direzione Centrale dell’Inps relativo ai criteri di liquidazione delle indennità di mobilità in deroga per l’anno 2014.

La Direzione centrale dell’Istituto ha infatti precisato che, essendo stato sottoscritto l’accordo quadro regionale 2014 prima del relativo decreto interministeriale, i vincoli temporali di durata massima consentita della mobilità in deroga non si applicano per le erogazioni 2014, fermi i limiti delle risorse assegnate alla Regione.

Tale interpretazione – fanno sapere in una nota stampa dalla Regione Basilicata – consente, quindi, di erogare per tutto il 2014 le risorse già disponibili presso l’Inps pari a circa a 15 milioni i euro nei confronti dei percettori della mobilità e così gestire al meglio – come ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive, Raffaele Liberali, «la graduale transizione al nuovo sistema introdotto».
«A seguito di tale interpretazione – ha aggiunto Liberali – occorre verificare con immediatezza le ulteriori risorse disponibili e le relative modalità di utilizzo. E procedere alla convocazione delle parti sociali e datoriali per definirne criteri e modalità di impiego, «continuando la proficua attività di concertazione svolta a livello regionale e nazionale che ha consentito di produrre sino ad ora ottimi risultati».

Lo scorso 13 ottobre – ricordano ancora da viale Verrastro – è stato firmato in Regione l’addendum all’accordo quadro ammortizzatori sociali.

Nel documento si era stabilito di utilizzare sia le risorse ministeriali, pari a 2 milioni di euro , sia le risorse regionali derivanti dal Piano di azione e coesione, pari a 6 milioni. Con la somma complessiva si era deciso di pagare le mensilità residue del 2014 ai lavoratori che avevano già beneficiato di prestazioni di mobilità in deroga per un periodo inferiore a tre anni e di pagare altre due mensilità ai lavoratori fuoriusciti dalla platea nel mese di agosto 2014.

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