3 minuti per la lettura
POTENZA – L’obiettivo è così nobile che davanti alle immagini dell’ex segretario di Stato Vaticano che teneramente accarezza un bimbo nel reparto del San Carlo nessuno immaginerebbe i risvolti molto meno spirituali.
Come quello dei 23.800 euro sborsati dalla fondazione Bambin Gesù – la onlus che in teoria dovrebbe raccogliere denaro per i piccoli pazienti – pagati per fittare l’elicottero che nel 2012 trasportava il cardinal Bertone a Potenza, per l’inaugurazione del centro pediatrico Bambin Gesù del nosocomio potentino, subito dopo la sigla della convenzione tra l’omonimo ospedale romano, la Regione Basilicata e il San Carlo. E che ora è finito nel libro – dossier sugli scandali finanziari del Vaticano del giornalista dell’Epresso, Emiliano Fittipaldi, dal titolo “Avarizia”, in uscita domani. Alcuni stralci sono stati anticipati ieri da Repubblica, partendo proprio dal costo del trasferimento del prelato verso il capoluogo lucano. Solo uno dei capitoli sui presunti sperperi denunciati nel libro, sulla base dello studio di una documentazione riservatissima. E che ora stanno per arrivare in libreria, a pochi giorni dall’arresto dei «corvi» del Vaticano, monsignor Balda e Francesca Chaouqui.
Ricchezze, case, affari, soldi raccolti per la beneficenza e spesi in ben altro modo.
Come i fondi della onlus – centinaia di migliaia di euro – che sarebbero finiti anche per pagare i lavori di ristrutturazione del mega attico del monsignore. O, appunto, per sostenere i costi del viaggio di Bertone per quella che il giornalista chiama «un’operazione di markenting». Al fine di portare soldi nelle casse dell’ospedale vaticano, che per Fittipaldi avrebbe un fondo segreto di ben 427 milioni di euro.
Anche se, per la Basilicata, quella del 24 febbraio di tre anni fa fu una giornata storica, difficile da dimenticare. Non solo per l’importanza del Centro pediatrico che aveva appena aperto i battenti e che ora, a distanza di soli tre anni, almeno in parte, lascerà il territorio. Ma soprattutto per quella che dalle istituzioni, dalla politica e dalla Sanità lucana venne vissuta come una importantissima visita di Stato.
Tutti ricorderanno le immagini girate nel corridoi del San Carlo, con i massimi esponenti politici schierati per accogliere il cardinale: c’era ancora il presidente Colombo a fare da padrone di casa, insieme al presidente della Regione De Filippo, all’assessore alla Sanità Martorano, solo per citarne alcuni. Oltre, chiaramente, all’allora direttore dell’ospedale, Des Dorides. Una visita per la quale, dal punto di vista organizzativo, fu necessario seguire un protocollo rigidissimo, definito insieme alla Security della Santa Sede. Visto e rivisto più volte. Tutto per prevenire un eventuale atto terroristico, per altro nel momento caldo del primo scandalo sui “corvi” al Vaticano.
Gli addetti all’organizzazione lavorarono per settimane: mappe del San Carlo e dei possibili percorsi, diversi sopralluoghi nell’ospedale, controlli rigidissimi per la lista dei partecipanti alla cerimonia, un servizio di sicurezza d’eccezione, anche per sedere alla tavola del pranzo insieme al segretario dello Stato Vaticano e alla delegazione giunta da Roma. Si narra addirittura di una sedia che all’ultimo momento fu chiesto di sostituire: quella riservata all’ex presidente dell’ospedale e fondazione Bambin Gesù, Profiti, in quanto più bassa, di qualche centimetro rispetto a quella del presidente De Filippo.
Di fronte a un cerimoniale così rigido e pomposo, il fitto dell’elicottero che da Roma trasportava Bertone a Potenza deve essere sembrata, agli organizzatori lucani, una cosa normale. Forse oggi, nella nuova Chiesa voluta da Papa Francesco, anche questa percezione sarebbe differente. E intanto si aspettano i dettagli del racconto di Emiliano Fittipaldi.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA