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MATERA – Il film “Ben Hur” ha lasciato sul territorio di Matera intorno ai 50 milioni di euro. “La Passione” di Mel Gibson continua a dare buoni riscontri di richiamo turistico.
C’è ancora chi, dopo aver girato per i Sassi, va in trattoria e chiede le fettuccine alla Mel Gibson. Per non parlare delle produzioni cine televisive, che realizzano un vero e proprio spot per il territorio scelto, i cui risvolti economici si apprezzano a medio e lungo termine. Secondo gli ultimi studi, sono oltre 100 milioni di visitatori nel mondo, che ogni anno scelgono la meta delle loro vacanze sulla scia di un’emozione provata al cinema, un fenomeno che ha portato migliaia di turisti in località come l’Umbria di don Matteo, la Sicilia di Montalbano, l’isola di Procida con il Postino o la Puglia con le innumerevoli produzioni attratte dalla sua Film Commission.
Secondo i dati del mensile “Qui Touring”, si calcola che solo in Italia sono 10 milioni quanti visitano luoghi e città sul filo delle memorie e delle suggestioni del cinema. Per questo, il Centro Studi Turistici Thalia evidenzia le grandi potenzialità e i contenuti fortemente innovativi di “Basilicata Cineturismo Experience”, progettato dal Gal Bradanica, grazie ad un’idea di Giuseppe Lalinga, Basilicata Cineturismo Experience che ha trovato in breve tempo il coinvolgimento di Apt Basilicata, Lucana Film Commission, Comune di Matera ed il coordinamento scientifico del direttore artistico dell’Ischia Film Festival Michelangelo Messina, ideatore e promotore sin dal 2013 del Cineturismo in Italia. Un progetto destinato ad aprire nuove frontiere a Matera e nel Materano.
E’ un fenomeno in grande crescita a livello mondiale, un’importante valvola di sfogo in tempi di crisi. Inoltre, i prodotti audiovisivi impongono con grande forza nella mente degli spettatori immagini di luoghi, lontani e magari fino ad allora sconosciuti e agiscono, come riferiscono gli esperti, da veri e propri “markers” turistici. E’ grazie al cinema, per esempio, che paesaggi remoti come quelli australiani e neozelandesi sono diventati popolari presso il grande pubblico internazionale. La televisione e, in particolare, le serie televisive che creano familiarità con i luoghi, hanno pure dato un grande contributo alla “causa” turistica. Un fenomeno spontaneo. E’ da poco, però, che l’industria turistica si è resa conto delle potenzialità offerte da cinema e televisione.
«In Basilicata –è il pensiero dell’assessore al Turismo del Comune d Matera, Anna Selvaggi, che ha partecipato ad uno degli appuntamenti di “Basilicata Cineturismo Experience”- non partiamo da zero, al di là del fatto che i Sassi di Matera, in particolare, costituiscono un set naturale. In verità, tutto il territorio della Basilicata è un set senza confini. A cominciare dagli anni Cinquanta, vi sono stati realizzati oltre quaranta film: da “La Lupa” (1953) del regista Alberto Lattuada a “Il Demonio” (1963) di Brunello Rondi a “I Basilischi” (1963) di Lina Wertmuller; dal capolavoro di Pier Paolo Pasolini, “Il Vangelo secondo Matteo” (1964) al film inchiesta, “Cristo si è fermato a Eboli” (1979) di Francesco Rosi, da il “Sole anche di notte” (1990) dei registi fratelli, Paolo e Vittorio Taviani a “La Passione di Cristo” (2004) del regista americano, Mel Gibson a “Basilicata Coast to Coast” (2010) di Rocco Papaleo.
E si deve dare atto che il lavoro dei primi anni di attività di Basilicata Film Commission diretta da Paride Leporace sta dando primi importanti risultati».
Che fare per consolidare questo fenomeno? «Alcuni obiettivi già individuati dal Gal – risponde Selvaggi- ci trovano disponibili, quali il potenziamento delle competenze e delle abilità necessarie per realizzare percorsi cineturistici; l’identificazione e mappatura dei film ambientati sul territorio; la formazione di guide cineturistiche e location manager; la realizzazione di percorsi cineturistici affiancata dall’uso delle nuove tecnologie. A questi aggiungo: una Cabina di regia che veda i Comuni, il Gal coinvolti insieme a Film Commission e Regione in campagne di promozione perchè siano protagonisti i soggetti sociali del territorio. “Un film è sempre un viaggio, che ci conduce per mano in un universo di luoghi, avvenimenti, emozioni….”. Così –affermaSelvaggi- si condensa il concetto di Cineturismo, secondo la felice intuizione di Michelangelo Messina, quel fenomeno turistico che nasce dal desiderio delle persone di andare a visitare i luoghi che hanno fatto da set al loro film preferito. In questo modo la produzione cinematografica diviene un mezzo utile per la promozione turistica e dell’economia del territorio. E’ proprio la promozione del territorio a rappresentare il filo rosso del turismo che crea sviluppo e occupazione. Noi ci crediamo e vogliamo lavorare con quanti ci credono mettendo a disposizione i programmi di Matera 2019. Con l’auspicio che “The Young Messiah”, film biblico girato in parte anche a Matera, che uscirà l’11 marzo 2016, bisserà per Matera il successo di notorietà e benefici economici del film di Gibson e di altri precedenti.

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