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LE aperture dei tre quotidiani generalisti più diffusi sono tutte dedicate all’ok che arriva dall’Ue alla manovra del governo Renzi, e in particolare all’apertura del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Luncker, sull’emergenza migranti: sì alla flessibilità sui conti pubblici (era questo l’unico punto interrogativo che faceva oscillare le stime sulla Legge di stabilità da 27 a 30 miliardi), in arrivo un bonus da 3,3 miliardi di sforamento del deficit che farà arrivare la manovra alla cifra di 31,8 miliardi. Solo La Stampa ingloba nel blocco economico la notizia del Rapporto 2015 presentato ieri da Svimez a Roma: “Il Mezzogiorno torna a crescere ma il divario con il Nord aumenta”; e segnala gli investimenti al palo, prima di rilanciare il Masterplan sul Sud annunciato quasi tre mesi fa dal premier Renzi ma finora rimasto un mistero. In un editoriale sul quotidiano torinese, Emanuele Felice parla di un Meridione delle tante promesse e pochi fatti e invoca una sterzata in fatto di infrastrutture, legalità e burocrazia.
Ma sui giornali tiene banco anche l’allarme dell’Oms sul rischio carni rosse e insaccate, che secondo uno studio dell’organizzazione favorirebbero l’insorgenza di tumori al colon retto. Da ieri quasi tutte le testate stanno ospitando interventi di esperti divisi tra “colpevolisti” e “innocentisti”: il quotidiano torinese racconta le paure dei produttori emiliani e ospita un simpatico confronto tra Alberto Mingardi (“Non insaccate la libertà di salsiccia”) e il nutrizionista Federico Francesco Ferrero, che spiega “Come leggere l’allarme sulla carne”. E se per Coldiretti sarebbero a rischio 180mila posti di lavoro, il dibattito appassiona quasi quanto quello, recente, su vaccini sì/vaccini no.
Il Corriere della Sera preferisce approfondire il tema profughi e parla di “beffa delle quote” in un documentato pezzo di Fiorenza Sarzanini: dall’Italia all’estero solo 90 migranti in un mese (dovevano essere 80 al giorno), Roma ha speso oltre un miliardo e ricevuto appena 310 milioni, cifre eloquenti tanto che il focus di una pagina sul giornale milanese parla senza mezzi termini di “fallimento del piano europeo”. Il Corsera, così come Repubblica, dedica ampio spazio ad altre tre notizie: la sentenza del Consiglio di Stato sulle nozze gay all’estero (un annullamento con tanto di polemica per un giudice relatore, Carlo Deodato, particolarmente schierato), i preti “vescovi di strada” nominati da papa Francesco a Palermo e Bologna e il caso Marino, nel giorno in cui il medico genovese potrebbe ritirare le dimissioni da sindaco di Roma.
Ma sul quotidiano diretto da Ezio Mauro segnaliamo anche uno speciale R2 tutto dedicato a Pier Paolo Pasolini mentre si avvicina il 40ennale dalla morte: una lettera inedita e poi articoli di Valerio Magrelli, Giovanni de Luna e Massimo Recalcati, con un’intervista di Simonetta Fiori ad Alberto Asor Rosa.
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