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POTENZA – Sono 16 i magistrati che aspirano al posto di presidente del Tribunale di Matera dopo l’addio di Giuseppe Attimonelli Petraglione.

I loro nomi da giorni sono stati pubblicati dal Csm che ha raccolto le domande e a breve avvierà le valutazioni per scegliere chi guiderà gli uffici giudiziari della città dei Sassi almeno per i prossimi 4 anni.
In pole position, in ordine di anzianità, c’è Giorgio Pica, napoletano ma presidente della terza sezione penale della Corte d’appello di Bari.

Lo insegue Antonio De Luce, da tempo in servizio a Foggia, dove le sue ambizioni per il posto di presidente sono state frustrate dall’arrivo dell’ex procuratore di Melfi Domenico De Facendis.

Da Taranto arriva Pietro Genoviva, ex pm antimafia che diede a lungo la caccia agli esponenti dei clan della città dei due mari rifugiatisi in provincia di Matera, prima di passare al civile. Come pure il collega presidente di sezione Giangranco Coccioli.
Giovanni Mattencini è un’altro candidato barese, come pure Francesca La Malfa presidente della sezione misure di prevenzione.
Sebastiano Luigi Gentile presiede la sezione Lavoro del Tribunale di Taranto, mentre Francesco Cassano è rientrato in Corte d’appello a Bari dopo un quadriennio da consigliere togato al Csm.

Rosa Patrizia Sinisi è il magistrato che ha presieduto il processo d’appello, a Taranto, per il diretto di Avetrana, confermando le condanne di Sabrina Misseri, e della madre Cosima Serrano per l’omicidio di Sarah Scazzi.

Baresi anche Rosella Anna Modarelli, che ha presieduto la Corte d’appello che ha assolto l’ex governatore pugliese Raffaele Fitto dall’accusa di corruzione, e Maria Luisa Traversa, presidente della terza sezione civile.
Da Foggia arriva Salvatore Casiello (ex gip), mentre Enrico Di Dedda, foggiano di nascita, si riavvicinerebbe volentieri a casa dopo l’esperienza alla guida della sezione penale del Tribunale di Potenza.

Il gip Angela Rosa Nettis non ha bisogno di presentazioni ed è l’unico magistrato attualmente in servizio a Matera che ha deciso di tentare la corsa per il posto di presidente del Tribunale.
Infine da Trani c’è la candidatura di Maria Antonietta La Notte Chirone, e da Palmi quella del “giovanissimo” Piero Santese.
Attimonelli ha salutato i colleghi e i cittadini di Matera agli inizi del mese per raggiunti limiti di età, dopo sette anni e mezzo di servizio.
Nel suo saluto ha ricordato i tempi bui dell’inchiesta “Toghe lucane” che ha colpito con durezza proprio il Palazzo di giustizia della città dei Sassi. «Quel ciclone – ha dichiarato ai giornalisti – fu come una serie di nuvolette inconsistenti che però avevano colpito Matera e creato una situazione fredda, distaccata anche da parte dei magistrati impropriamente coinvolti, indirettamente. Il mio primo obiettivo fu riportare un clima di tranquillità, serenità e collaborazione».
Quanto ai problemi irrisolti che il suo successore dovrà gestire ha parlato di gravi carenze di personale
«Le nostre numerose richieste sono state tutte sottovalutate». Queste le sue parole. Con conseguenze in particolare nel civile dove i tempi di decisione delle cause restano particolarmente lunghi.

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