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IL primo sospetto era venuto la sera stessa di giovedì 8 ottobre, poche ore dopo la morte degli studenti dell’Istituto “Olivetti”, Davide Belgrano e Giuseppe Lasaponara, vittime del tragico incidente in mongolfiera a Montescaglioso. L’Aeroclub d’Italia aveva diffuso nel circuito Ansa una notizia che ai più sembrò campata in aria, ovvero che il volo pilotato dal tedesco Hans Rolf Friedrich sui cieli di Matera non fosse autorizzato, tanto da non definirlo organico alla manifestazione “Balloon Festival”: “Il volo in mongolfiera nel quale hanno perso la vita oggi (si intende l’8 ottobre), a Matera, Giuseppe Nicola Lasaponara e Davide Belgrano -si legge nella nota dell’Aeroclub d’Italia- era un volo turistico, assolutamente estraneo alla manifestazione aerea denominata Matera Balloon Festival in programma per il giorno 9 ottobre con la conclusione prevista per l’11 ottobre”.
A quattro giorni dalla tragedia, questa notizia, subito smentita da alcuni professori dell’Olivetti e praticamente ignorata dagli organizzatori della manifestazione, che pure avrebbero avuto interesse a “cavalcarla” per discolparsi, potrebbe non essere più priva di fondamento ed è al vaglio dell’Agenzia nazionale sicurezza del volo, che il giorno dopo ha inviato un ispettore, su richiesta del magistrato. E’ bene chiarire che si tratta ancora di un’ipotesi al vaglio degli inquirenti, i quali stanno ricostruendo tutto l’iter autorizzativo.
Il sospetto viene dall’interpretazione di una nota della Prefettura, a firma del vice prefetto Ermelinda Camerini, inviata poche ore dopo l’incidente. In pratica si comunicava agli organizzatori del Festival che si intendeva “sospeso l’iter procedurale per la manifestazione”. Ciò significa che giovedì mattina c’era ancora un iter aperto? Quindi l’autorizzazione non si intendeva per così dire perfezionata, visto che ufficialmente il festival sarebbe partito il giorno dopo? Questa interpretazione della nota prefettizia appare però strana, se si pensa che una manifestazione così importante e delicata sotto il profilo della sicurezza, non potesse partire un giorno prima senza la certezza di aver perfezionato la procedura autorizzativa, sia di competenza dell’Agenzia nazionale sicurezza del volo, che dell’Ufficio del Governo.
In più, l’avvio dei voli di giovedì 8 ha avuto un notevole risalto mediatico sia sulla carta stampata che sulla tv, tanto che il servizio pubblico della Tgr aveva dedicato un’ampia finestra nel corso del programma “Buongiorno regione”, con una diretta alle 7.30, poco prima della partenza dei palloni aerostatici, interviste ad organizzatori e professori dell’Olivetti, circondati dai loro studenti. Oltre alla presenza di tanti curiosi pronti ad imbarcarsi, con tanto di tariffario definito in 119-179 euro per ogni ora di volo.
Come poteva accadere senza autorizzazioni? Se c’è un’incongruenza accertata nell’iter autorizzativo l’indagine potrebbe allargarsi, definendo nuovi profili di responsabilità, ma si deve mettere in fila tutti gli elementi acquisiti dall’Ansv, prima di parlare di voli non autorizzati.
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