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POTENZA – Cosa vedere nella città di Potenza? Una piccola ricerca su Google e si può subito accedere al catalogo dei beni culturali della città da visitare. Tra Apt, Comune di Potenza e altri siti molto visitati, come Tripadvisor, qualcosa si trova. Peccato, poi, verificare nei fatti quanti di questi beni siano inaccessibili.
A cominciare dalla villa romana di Malvaccaro, chiusa, per la cui apertura e riqualificazione dell’area verde circostante il movimento We love Potenza ha proposto un progetto alla Soprintendenza dei beni archeologici, passando poi per chiese e altri monumenti.
La piccola chiesa del Beato Bonaventura, nel centro storico, per esempio, da un po’ non è aperta nemmeno per la funzione religiosa della domenica perché il sacerdote che la celebra ha problemi di salute. Il Teatro Stabile, aperto solo in caso di eventi e spettacoli, come già denunciato è ridotto molto male, tra tappezzeria strappata e riparata con evidente nastro isolante e stucco che si sgretola a pezzi.
Emblema di trascuratezza e accessibilità è infine la Torre Guevara, sempre nel centro storico. Ostaggio di cantiere a lungo tempo, poi usata come parcheggio dall’istituto scolastico affianco, adesso è completamente inaccessibile anche dall’esterno, in quanto il cancello è chiuso. Eppure fino a un paio d’anni fa, diventato osservatorio astronomico grazie anche all’opera dei giovani dell’Associazione lucana di astronomia, era stata con successo più di frequente aperta al pubblico, pur sempre off limits per eventuali turisti. A tal proposito, qualche giorno fa, il consigliere comunale Campagna aveva proposto al presidente della Provincia Nicola Valluzzi, trattandosi di proprietà provinciale, di effettuare per la Torre la stessa operazione “pubblicitaria” sperimentata con la villa del Prefetto, a fine ottobre nuovamente imprigionata dai cancelli.
Campagna, in realtà, chiede la sua definitiva apertura almeno per manifestazioni ed eventi: «La Villa del Prefetto e l’area della Torre de Guevara – questo l’invito alla Provincia – seguano gli stessi percorsi amministrativi per poter essere finalmente restituite in modo definitivo e completo alla piena fruibilità della cittadinanza. Solo così sarà possibile porre un altro pregevole tassello alla tanto auspicata rivitalizzazione del centro storico della Città, che si appresta a vivere una nuova e rinnovata stagione di splendore grazie anche al prossimo avvio degli interventi previsti nell’ambito della dotazione finanziaria di oltre 26 milioni di euro in capo ai Fondi di Sviluppo e Coesione, che (dopo piazza Mario Pagano, via Pretoria, eccetera) andranno a completare la riqualificazione del cuore antico della città».
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