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MATERA – Quel tragico volo in mongolfiera di giovedì 8 ottobre, costato la vita ai due studenti dell’Olivetti Davide Belgrano e Giuseppe Lasaponara, non era stato autorizzato nell’ambito del “Balloon Festival”, perchè la manifestazione aveva tutte le carte in regola solo per i giorni 9-10-11 ottobre.
E’ questo il dato oggettivo, che emerge dal primo esame dei documenti acquisiti dai carabinieri di Matera, su disposizione del pm Rosanna De Fraia.
Quindi, quel viaggio condotto dal pilota esperto Hans Rolf Friedrich nel cielo di Montescaglioso, non era autorizzato come Balloon, ma probabilmente come generico volo turistico, oppure, questa l’ipotesi più inquietante per quanto inverosimile, non affatto autorizzato. Il giovedì, vigilia del festival materano delle mongolfiere alla sua seconda edizione, doveva essere destinato all’accoglienza ospiti, senza voli. Eppure sul sito internet del Balloon erano stati pubblicati i prezzi dei biglietti per volare, divisi per fascia oraria e giorno, a partire proprio da giovedì 8 ottobre. Come è possibile questa clamorosa discrepanza?
Lo dovranno accertare gli inquirenti, probabilmente sentendo gli organizzatori dell’evento, che ad oggi non risultano ancora formalmente indagati. Nessuna responsabilità, pare invece sussistere in capo alla scuola, che si era affidata ai promotori della manifestazione per una giornata formativa dei suoi allievi, peraltro già reduci dall’esperienza del 2014. Eppure, un altro dato che non torna, molti ragazzi avevano firmato di loro pugno, essendo maggiorenni, le liberatorie per volare quel giovedì. Che quello non fosse un giorno autorizzato per i voli del Balloon, lo attestano tre differenti documenti: uno dell’Ente nazionale aviazione civile, che parla di manifestazione per i giorni 9-10-11 ottobre, come quello dell’Aeroclub d’Italia, che avrebbe inviato solo il venerdì un proprio “Direttore di manifestazione”, ovvero il responsabile di tutte le operazioni propedeutiche al volo, dalla documentazione degli aeromobili, all’accertamento dell’integrità tecnica, i piani di volo, le assicurazioni e persino la posizione dell’eventuale pubblico rispetto alla zona di volo. Una terza conferma viene da una nota della Prefettura, diramata nel pomeriggio di giovedì, a tragedia compiuta, in cui si parla di “sospensione dell’iter procedurale”, frase che lascia intendere come non ci fosse al momento dell’incidente un’autorizzazione come Balloon Festival.
Questa grave lacuna autorizzativa è stata evidenziata ieri anche dal generale Giulio Cacciatore, direttore dell’Aero Club d’Italia: «La manifestazione autorizzata a Matera -ha dichiarato ai microfoni del Tgr Basilicata- era senza scopo di lucro ed era organizzata esclusivamente nei giorni 9, 10 e 11 ottobre».
Nell’intervista, rilasciata in esclusiva al Tgr Basilicata, Cacciatore evidenzia che: «Tutta l’attività doveva essere svolta esclusivamente e tassativamente all’interno dei giorni autorizzati».
Quindi, perchè se si parla di manifestazione senza scopo di lucro, sul sito del Balloon sono stati pubblicati i prezzi dei biglietti, con tanto di frazionamento orario e valore crescente con l’avvicinarsi al fine settimana? Possibile che un evento organizzato in collaborazione con l’Aero Club, che avrebbe inviato un proprio funzionario dal venerdì, per vigilare sulla sicurezza dei voli, facesse pagare un biglietto a fronte di una ufficiale assenza di lucro. Tutti elementi che gli investigatori dovranno chiarire, concentrandosi oltre che sulla dinamica del tragico incidente, anche su tante incongruenze nell’iter autorizzativo. Su questo punto registriamo la dichiarazione rilasciata alla Tgr dal pilota emerito dell’Aeroclub di Benevento, Raffaello Verdura, che compare tra le carte come “Direttore e controllore di volo”, secondo il quale una mongolfiera «può volare 365 giorni l’anno, previa comunicazione all’Autorità aeroportuale. -ha detto- In altri termini , basta comunicare alla Torre di controllo che quel tale giorno dalla tale zona parte un volo, per considerarlo autorizzato».
Allora, visto che sembra chiaro come il “volo della morte” non sia stato autorizzato nell’ambito del Balloon, perchè si sarebbe dovuto volare tassativamente solo dal 9 all’11, a che titolo quella mongolfiera volava, seppure manovrata da un pilota definito «esperto e tranquillo», con centinaia di ore di servizio? A questa ed altre domande forniranno risposta nelle prossime settimane l’esperto Sergio Maron dell’Aeronautica e il tenente colonnello Giulio Rosati dell’Agenzia nazionale sicurezza del volo. Intanto si attende l’interrogatorio dell’unico indagato per omicidio colposo plurimo, il pilota Friedrich, ma non si può escludere un allargamento delle indagini.

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