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POTENZA – Scherzo di pessimo gusto o verità? Questo l’interrogativo che in queste ore si stanno ponendo al quarto piano del Tribunale di Potenza i sostituti procuratori della Repubblica dopo la notizia che Denise Pipitone – la bimba scomparsa nel nulla da Mazzara del Vallo nel settembre del 2004 – non solo sarebbe viva ma vivrebbe in un comune alle porte di Potenza.
E, stando ad alcune indiscrezioni le forze dell’ordine si sarebbero recate nella scuola media di Tito. Scuola dove frequenta la prima media anche se la vera Denise oggi avrebbe 14 anni. Ma in un giallo simile non si può escludere a priori neanche una possibile falsificazione di un certificato di nascita.
Sarebbe, infatti, proprio Tito il paese dove la sedicente Denise vivrebbe da due anni insieme alla mamma e a due fratelli. La famiglia di nazionalità serba – ciò non esclude che si possa trattare di etnia Rom – prima di arrivare in Basilicata ha vissuto in Calabria
A indirizzare i carabinieri a Tito sarebbero state alcune compagne di classe.
Le ragazzine mercoledì scorso, dopo avere visto la foto mandata in onda nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?”, avrebbero detto ai loro genitori che quella ritratta nella foto era una loro compagna di scuola.
A questo punto non si può neanche escludere che la persona che l’altro giorno ha telefonato alla redazione lucana del Tgr Rai e che ha parlato con il caporedattore Oreste Lopomo, potrebbe essere il papà di una delle ragazzine o qualcuno di Tito che ha riconosciuto l’undicenne. «Dalla voce posso dire che era una persona adulta e istruita che parlava in maniera forbita». Ha spiegato al Quotidiano ( in un articolo apparso ieri n.d.r.) Lopomo. «Non ha voluto dare le sue generalità, ma ha confermato di aver riconosciuto la ragazza nella foto sul profilo Facebook da cui è partito il messaggio per la madre di Denise».
Di quel messaggio, ricordiamo, comparso sulla bacheca di Piera Maggio, si era parlato a lungo mercoledì scorso durante la trasmissione condotta da Federica Sciarelli.
“Sono Denise, mamma”, aveva scritto lo scorso agosto la ragazza (Giulia il nome di fantasia utilizzato n.d.r) il cui cognome, come ribadito dal’avvocato Giacomo Frazzita, sarebbe stato riportato negli atti di indagine della Procura di Marsala. Ragazza che ha lineamenti simili in maniera impressionante con quelli della piccola di cui non si è più saputo nulla fino allo scorso agosto quando ha scritto sul social network di Piera Maggio.
Durante la trasmissione di mercoledì scorso la mamma di Denise e il suo legale hanno chiesto che venga effettuato il test del Dna. Una notizia che ha destato scalpore tanto che la Procura della Repubblica di Potenza si sarebbe già attivata per verificare ogni dettaglio. Non è escluso che possano essere sentiti, come persone informate sui fatti, sia il caporedattore della Rai di Basilicata, Lopomo, che i giornalisti della redazione di “Chi l’ha visto?”. La ragazza dietro quel profilo Facebook era stata subita contattata al telefono da un’inviata della trasmissione e aveva negato di essere lei l’autrice del messaggio. Salvo poi chiedere: «Ok scusa ma se adesso Denise è qua voi la venite a prendere?». Queste le sue parole registrate dai microfoni della giornalista.
Ieri la notizia – non confermata ufficialmente – che la presunta Denis vivrebbe a Tito.

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