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HA RAGIONE il Papa a prendere le distanze dal Palazzo: «Il Sinodo non è come il Parlamento» ha detto Bergoglio ieri, mentre al Senato si decideva la sospensione di 5 sedute per i senatori sessisti che nelle ore convulse del dibattito sulle riforme si erano rivolti con gesti scurrili ai banchi dell’opposizione. Puniti i due verdiniani – che si dicono pronti ad abbandonare l’Aula per protesta – e sanzionato un grillino.

Molti quotidiani per la grande foto in prima pagina scelgono uno scatto dei dirigenti AirFrance seminudi e costretti a fuggire per rifugiarsi durante la rivolta dei dipendenti contro i licenziamenti.

Sul Mattino ha grande evidenza la notizia della pensione anticipata a carico dell’azienda, con l’Inps che poi rimborserà le imprese. La testata napoletana del gruppo Caltagirone – sempre molto attenta ai temi dell’economia e del Mezzogiorno – riparla anche del «masterplan del Sud» annunciato da Renzi durante una direzione agostana del Partito Democratico seguita ai dati allarmanti della Svimez, dati che segnalavano nelle regioni meridionali una situazione di regressione peggio di quella greca: ebbene, l’attesissimo masterplan potrebbe rientrare nella manovra.

Repubblica ospita un’intervista a Roberto Calasso, proprietario di Adelphi che spiega le motivazioni del rifiuto all’acquisizione di Rizzoli – della cui galassia Adelphi faceva parte – da parte della Mondadori per 127,5 milioni di euro. Risponde il Giornale che intervista Marina Berlusconi: «Investiamo sul futuro del Paese», assicura la figlia dell’ex Cavaliere, mentre «la Borsa brinda» sottolinea in prima pagina il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, che per l’apertura urla la notizia del pagamento (11 milioni) per la liberazione di Greta e Vanessa. Scelta identica per Libero: «Per riscattare Greta e Vanessa abbiamo riempito di soldi i terroristi che ci uccidono… Per i marò invece… Ma nessuno pensa a dimettersi». Sulla stampa di destra anche le spese pazze del sindaco di Roma Ignazio Marino e i “guai” del Gruppo Espresso: da un lato Carlo De Benedetti a processo per i morti d’amianto, dall’altro chiesto il giudizio per i due giornalisti del settimanale che rivelarono una presunta intercettazione che inguaiò il governatore siciliano Crocetta.

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