X
<
>

Share
4 minuti per la lettura

POTENZA – Tutto è iniziato con un articolo uscito su Repubblica Firenze nel quale il giornalista Ernesto Ferrara riferiva sui prezzi dei “passaggi” offerti dalle compagnie di taxi fiorentine verso destinazioni fuori Firenze, come gli aereoporti di Bologna o Pisa, o i centri commerciali del Mugello e del Valdarno, prezzi che possono arrivare anche ai 120 e180 euro.
La replica dei tassisti è arrivata sulla pagina Facebook “Taxi Firenze 055 4242”, nel post però non ci si limita a ribattere alle argomentazioni sull’opportunità dei prezzi delle corse, ma si sconfina in un attacco personale al giornalista scadendo addirittura in allusioni razziste e sottolineando le origini lucane di Ernesto Ferrara reo di essere “Emigrato dalla Basilicata per fare l’università inizia a collaborare a Il Firenze. Il suo renzimo a oltranza spinge i renziani stessi a imporlo a Repubblica”.
Questo un passaggio del lungo post – pubblicato oggi (ieri per chi legge n.d.r.) “dedicato”, al giornalista di Repubblica Ernesto Ferrara – originario di Sarconi ma da decenni residente a Firenze -dalla cooperativa taxi “Socota 055 4242” sul suo profilo Facebook.
Una sequela di offese e insinuazioni maligne e pesantissime a commento di un articolo uscito lo scorso 3 ottobre su “Repubblica Firenze” in cui Ferrara racconta la vicenda delle tariffe fisse stabilite dai tassisti per alcune tratte lunghe particolarmente richieste dai turisti, come l’outlet di Barberino, Viareggio o San Gimignano.
Ancora prima di entrare nel merito della notizia (i tassisti sostengono che una deliberazione di giunta del 2007 recepisca un accordo stipulato tra loro e la Federalberghi) la cooperativa si scaglia contro Ferrara colpevole di aver diffuso “infamie e calunnie orchestrate ad orologeria”. Non solo viene messa in evidenza la sua origine lucana – quasi che l’essere lucano sia una colpa – ma addirittura si sostiene che collabori con Repubblica solo grazie alle pressione dei renziani e si tira anche in ballo – con tanto di nome e cognome – la sua compagna, ex giornalista dell’Unità, che sarebbe “renzianissima” tanto quanto Ferrara.
Non solo: “amico di Luca Lotti, Ferrara fa parte del cosiddetto cerchio magico gravitante intorno al premier”.
Il post – si chiude con un avvertimento: “Una cosa è certa: con noi Repubblica ha chiuso e lui si beccherà una bella denuncia”.
Immediata la solidarietà dell’Ordine dei giornalisti e del sindacato toscano.
«L’Associazione stampa toscana e la Consulta dei Cdr, unitamente all’Ordine dei giornalisti della Toscana, sono rimasti sconcertate nel notare che la vertenza tra tassisti e Comune di Firenze abbia voluto coinvolgere anche un giornalista», si legge in un comunicato.
«Nel profilo Facebook della cooperativa Socota prosegue la nota – sono comparse frasi assolutamente sconvenienti e inaccettabili nei confronti del collega di Repubblica Ernesto Ferrara. Assostampa, Consulta e Ordine stigmatizzano questo atteggiamento, esprimono solidarietà al collega in nome di una libertà di informazione e espressione che non può essere messa in discussione nemmeno nei momenti più acuti di una rivendicazione sindacale.
Assostampa, Consulta e Ordine sono pronti ad aprire un confronto sul caso anche per evitare che possano ripetersi situazioni spiacevoli e inaccettabili come questa».

Solidale anche l’assessore di Palazzo Vecchio Giovanni Bettarini, che era stato a sua volta minacciato da un tassista sempre su Facebook in un post in cui gli ricordava “la fine fatta da San Lorenzo”, che come è noto morì bruciato sulla graticola.
«Esprimo la solidarietà mia e dell’amministrazione comunale al giornalista di Repubblica Ernesto Ferrara per i duri attacchi ricevuti da alcuni rappresentanti dei tassisti», ha dichiarato Bettarini.
«Quando si esce dal confronto politico per scendere sul piano degli attacchi personali si oltrepassa il limite del buon gusto, della civiltà e della correttezza. L’amministrazione comunale fa il proprio lavoro per migliorare i servizi, i giornalisti fanno il loro. Sempre nel rispetto reciproco. E questo deve valere per tutti».
Anche il sindaco Dario Nardella ha espresso solidarietà al giornalista. E il Comitato di redazione di Repubblica ha condannato quanto accaduto «come un attacco alla libertà d’informazione».
Solidarietà arriva anche dall-altra cooperativa di taxi, la Cotafi, da Confartigianato taxi e da Roberto Cassigoli della Cgil.
Socota rimane isolata anche all’interno della sua stessa categoria di appartenenza.
Così come sostegno è stato espresso dal consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella, dal sindaco di Campi Emiliano Fossi, dal consigliere comunale di Sel Tommaso Grassi, dalla presidente del consiglio comunale Caterina Biti, dall’europarlamentare del Pd Nicola Danti, da Angelo Bassi del Pd a nome di tutto il gruppo e dal senatore dei Democratici Andrea Marcucci. Anche la segretaria generale della Camera del Lavoro di Firenze Paola Galgani ha solidarizzato con Ferrara.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE