3 minuti per la lettura
MATERA – «Matera capitale della cultura nel 2019 è una sfida straordinaria che impegna tutta l’Italia. Non possiamo permetterci di non coglierla appieno».
La strada indicata viene ribadita anche nel corso dell’incontro di giovedì scorso tra il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, l’assessore lucano alle Infrastrutture, Aldo Berlinguer, il vicesindaco e l’assessore del Comune di Matera, Gianni Schiuma e Valeriano Delicio, i tecnici del Mit, di Rete Ferroviaria Italiana e di Anas.
Al centro dell’incontro, «il dossier – è spiegato nel comunicato del Ministero – sul potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti viari e ferroviari con la Basilicata, per esaminare soluzioni possibili al fine di garantire l’accessibilità alla città di Matera». Ma il primo passo in avanti è sulle necessità finanziarie da reperire per Matera e le sue infrastrutture cioè: «1 miliardo e 300 mln circa da destinare alle infrastrutture lucane nei prossimi tre anni».
Queste le priorità evidenziate: dotare la tratta Taranto-Roma di un pendolino in grado di collegare Ferrandina e Potenza con Roma rispettivamente in 4 e 3 ore, intervento questo che richiederebbe uno sforzo di adeguamento dell’infrastruttura ferroviaria di 30 milioni di euro circa. Interventi per 8,5 mln di euro da destinare all’aeroporto Pisticci oltre agli altri interventi viari: Pisticci-Ferrandina-Matera-Gioia del Colle, itinerario basentano, Potenza-Melfi, Bradanica.
Tra quelli ferroviari, invece, si è avanzata l’ipotesi di effettuare una rettifica di tracciato sulla Potenza-Foggia, per consentire una fermata nella zona industriale di Melfi e il potenziamento della Ferrandina-Matera, oltre anche al completamento delle infrastrutture delle Fal».
Nencini ha poi evidenziato che «una delle priorità del Governo è quella di abbattere il gap infrastrutturale del Mezzogiorno con il resto d’Italia.
Bisogna trasformare Matera in una città che sia attrattiva di risorse, turismo e che garantisca nuove opportunità occupazionali.
Lavoreremo in questa direzione e verificheremo con attenzione le richieste che ci perverranno dal Comune di Matera e dalla Regione».
Per Berlinguer, si è trattato di un «incontro proficuo, quello col viceministro Nencini, che dimostra di avere grande attenzione ai problemi infrastrutturali del Mezzogiorno.
Ora si tratta di dare risposte concrete a questi problemi che attendono da troppo tempo.
Da domani, dobbiamo chiedere tutti uniti, con grande fermezza, il pendolino Taranto-Roma, che consenta finalmente ai passeggeri di quattro regioni del centro sud di potersi muovere degnamente».
Il Ministero ha inoltre reso noto che «il tavolo tecnico sarà riconvocato a breve» e che «nel frattempo, i tecnici del Mit, di Anas e RFI effettueranno approfondimenti tecnici sulle opere oggetto di discussione».
“Il riscontro che gli esponenti della Direzione dei Lavori pubblici e dell’Anas nei confronti delle priorità infrastrutturali del nostro territorio ci ha dimostrato che l’attenzione è alta e che si deve far presto – proseguono –
Viviamo, d’altronde, una fase di forte dialettica: da un lato Matera è sempre più al centro d’Europa con una crescita esponenziale delle presenze, dall’altro vive purtroppo un isolamento atavico delle infrastrutture che è arrivato il momento di superare intervenendo in modo significativo sui collegamenti, concretuizzando il ruolo di “cerniera” tra la Basilicata e la vicina Puglia”.
Tra le priorità il collegamento stradale Ferrandina-Matera-Gioia del Colle, per il quale sarebbe necessaria una spesa di circa 400 milioni.
“Si tratta di un’opera fondamentale – concludono Schiuma e Delicio – perchè aprirebbe al collegamento con la dorsale pugliese, il Salento e la Valle d’Itria e sarebbe una proficua “bretella” verso le aree produttive della Val Basento, di La Martella e di Jesce.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA