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POTENZA – Se chiude la Corte d’appello di Potenza non saranno più garantiti nemmeno i 3 tribunali esistenti in Basilicata, e a farne le spese potrebbe essere Matera, che rispetto al capoluogo di Regione e Lagonegro ha i numeri più bassi.
A lanciare l’allarme è il presidente dell’Ordine degli avvocati della citta dei Sassi, Nicola Rocco, mentre proseguono i lavori della commissione del Csm incaricata di riscrivere la geografia giudiziaria italiana.
«Il consiglio dell’Ordine di Matera non ha mai espresso un giudizio positivo sull’ipotesi di soppressione della Corte d’appello di Potenza». Spiega Rocco a chi gli chiede dell’indifferenza alla questione registrata in questi giorni tra le toghe della sua città. Quasi che qualcuna di queste veda di buon occhio la possibilità di passare sotto la giurisdizione della Corte d’appello di Bari. Considerata anche differenza tra i tempi di percorrenza verso Potenza e verso il capoluogo pugliese, specie dopo l’ultimazione dei nuovi collegamenti stradali.
«E’ un’ipotesi stravagante». Tronca il discorso Rocco. «Abbiamo sempre aderito a tutte le iniziative a difesa della Corte d’appello di Potenza e non potremmo mai essere d’accordo con la sua chiusura, a cui seguirebbero quelle del Tar, della Corte dei conti, della Commissione tributaria di secondo grado e una serie di altri importanti uffici giudiziari. Parliamo della soppressione della stessa Basilicata, dello smembramento di una realtà antropologica. In più rischiamo anche di perdere il Tribunale di Matera».
Il presidente dell’Ordine degli avvocati materani ricorda che la prima commissione sul riordino della geografica giudiziaria si era attestata sul principio dei 3 tribunali per distretto. Un principio derogabile soltanto per quegli uffici giudiziari che per volume del contenzioso e numero di cittadini serviti fossero riusciti a legittimare la loro sopravvivenza oltre il numero di 3. Ma è chiaro che se viene meno il distretto giudiziario lucano la sorte dei 3 tribunali lucani torna in bilico. Se fossero accorpati nel distretto giudiziario di Salerno, che oltre a quello del capoluogo conta già altri 2 tribunali, diventerebbero 6 quelli che dipendono dalla Corte d’appello della città sul golfo. Mentre a Bari ce ne sono già 4, e a Catanzaro addirittura 7.
«Bisogna fare una battaglia convinta e senza tentennamenti contro tutte queste ipotesi». Insiste Rocco. Solo rispetto alla prospettiva di una drammatica sconfitta il presidente dell’Ordine degli avvocati di Matera accetta di parlare di quello che sarebbe meglio.
«E’ impensabile andare da Matera a Catanzaro per un processo. Bari sarebbe meglio, ma per stare sicuri dovrebbero annettere alla circoscrizione materana anche la Murgia, che è contigua sotto molti punti di vista e ne trarrebbe giovamento dal punto di vista del servizio».
Ma questi sconvolgimenti serviranno davvero a risanare le casse pubbliche?
«Queste economie di spesa sono solo un dogma». Taglia corto. «Nessuno è ancora riuscito a dimostrarle numeri alla mano per la soppressione della sede distaccata di Pisticci, figuriamoci. Intanto si dimentica l’interesse dei cittadini che hanno diritto ad avere giustizia, ma se dovranno viaggiare per centinaia di chilometri saranno costretti a rinunciarvi».
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