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VIVERE il centro storico in modo intenso e partecipato è il sogno di ogni cittadino materano, innamorato della propria città e del suo immenso patrimonio architettonico.

I materani e i tanti turisti che invadono quotidianamente la città hanno imparato ad apprezzare anche la ricchezza dei locali nati in centro, a frequentarli e viverli intensamente. Un’utenza in forte crescendo negli ultimi anni, con situazioni a volte di grande concentramento e confusione, soprattutto nel tratto centrale di via Ridola e vico Case Nuove. Ed è qui che nascono alcune difficoltà e incomprensioni per le attività e, soprattutto per i residenti, che hanno riunito idee e sentimenti, scrivendo ad ogni organo di controllo e amministrazione della città per risolvere alcuni, ormai atavici, problemi della zona.

Così, qualche giorno fa, un gruppo di circa quaranta tra residenti e commecianti, hanno preso carta e penna (o meglio un pc e una stampante) ed hanno scritto una lettera al Prefetto, al Sindaco, al Questore, al Comandante dei Carabinieri e ad altre Istituzioni per renderli partecipi della propria situazione, ormai giunta ai limiti della vivibilità. Ci sono problemi legati alla musica, al posizionamento dei palchi per eventi, piccoli e grandi, al grande afflusso di gente e vociare confusionario anche nelle ore notturne. Ma, sino a questo punto, anche i residenti sono convinti che, l’abitare in una zona centralissima della città, comporti anche il doversi adeguare a questa situazione, a questi inconvenienti.

Purtroppo, però, non sono solo questi i problemi. Se la musica può essere abbassata, il vociare condizionato solamente dal momento, nonostante il disturbo arrecato e la richiesta, magari eccessiva, di mettere fine anche a questi eventi. Un punto sul quale non si può transigere, è il miglioramento della pulizia della zona, oltre alla modalità di smaltimento dei rifiuti da parte della attività. «Non abbiamo nulla contro le attività posizionate su via Ridola – conferma il gruppo di cittadini interessati dai problemi del quartiere – Siamo disposti, sapendo di abitare in una zona centralissima, a farci carico di alcune situazioni che magari risultano poco piacevoli, ma sono normali in una via così frequentata, ma bisogna porre fine alla situazione inaccettabile del posizionamento e della mancata raccolta dei rifiuti». Cosa accade? Le attività presenti in via Ridola hanno la possibilità, e l’indicazione, di posizionare i propri rifiuti in via Case Nuove. Ogni giorni, dalla mattina sino alla sera e a volte notte inoltrata, giustamente i responsabili delle attività fanno depositare i rifiuti nelle zone preposte, dove sono collocati anche dei bidoni (che coprono solamente il minimo delle esigenze dei locali, come dicevamo in crescita).

A questo punto, ciò che lamentano i residenti, è proprio una mancata organizzazione in questo senso. I rifiuti gravitano nella zona di vico Case Nuove per tutte le 24 ore della giornata. Al passaggio dei netturbini, una sola volta al giorno, i bidoni sono colmi e strabordano, e riprendono a riempirsi dal momento successivo al loro svuotamento. Un continuo che provoca disagi, creazione di spiacevoli situazioni dinanzi agli ingressi delle abitazioni, miasmi di vario genere e, soprattutto, favorisce il passaggio di gatti, ratti, scarafaggi e altri animaletti. Una situazione che diviene insostenibile per i residenti della zona, che a questo punto protestano contro queste decisioni, poco lungimiranti e, soprattutto, poco consone ad una zona abitata, oltre che frequentata da turisti, vista la collocazione di almeno due case vacanza.

«Non si può tenere l’immondizia sotto casa per tutte le 24 ore della giornata – continuano i residenti – Inoltre i bidoni che ci sono non bastano. Le buste che vengono posizionate fuori dagli spazi, colmi, vengono spesso rotte dai gatti o dai roditori e provocano ulteriore sporcizia, che non viene mai ripulita dal passaggio della pulizia delle strade, completamente assente».

Dunque, i cittadini, consapevoli della loro posizione, si chiedono però se non sia il caso di cambiare, o creare delle regole più opportune, ma soprattutto che queste vengano rispettate appieno.

«Capiamo che, abitando in centro, alcuni disagi dobbiamo sopportarli, e non vogliamo assolutamente andare contro le attività commerciali presenti su via Ridola, ma è il momento di sapere se ci sono delle regole, e vogliamo assolutamente che, in tal caso, queste siano rispettate. Fino a che ora può restare accesa la musica, sino a quando si può vendere alcol e, soprattutto, vogliamo che ci sia un maggiore controllo. E’ capitato anche di ritrovarsi sulle scale di casa gente ferma a mangiare, non crediamo sia giusto. Come non crediamo sia giusto concedere permessi selvaggi per la disposizione dei tavolini, o permessi in deroga per l’utilizzo della canne fumarie o degli aspiratori, che portano odori forti di cucina nelle nostre abitazioni».

La denuncia è chiara: «rispettiamo le attività e la movida serale, ma vogliamo delle regole chiare e il rispetto delle stess, perchè caos e immondizia fanno male anche al turismo».

Intanto, dal giorno dell’invio della lettera ai vari rappresentati delle Istituzioni e agli organi di controllo del territorio, i residenti hanno ottenuto risposta solamente dai Vigili del Fuoco, un pò poco.

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