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Ognuno mette virtualmente a disposizione i propri libri sulla sua bacheca e scrive dove abita senza che l’indirizzo compari al pubblico.
Chi cerca un libro, invece, inserisce il titolo e il proprio indirizzo, così da vedere se qualcuno nei dintorni ce l’ha, o altrimenti può ampliare il campo di ricerca. E così che ogni mela trova la sua metà, almeno da un punto di vista di gusti letterali. Dopo di chè, ci si scrive per chiedere il libro in prestito, si fissa un appuntamento e ci si conosce di persona.
Questo è Fred (Fred book & people around us), il primo sito italiano per la condivisione dei libri con oltre 5000 utenti e più di 7000 libri condivisi.
È online da maggio del 2014, attivo in 80 paesi nel mondo e, secondo La Stampa, tra le 10 migliori startup dell’economia collaborativa.
Perché Fred, infatti, ha lo scopo di costruire insieme una biblioteca universale e collaborativa alla quale ognuno può contribuire, per la sua parte, anche solo con un libro. Una biblioteca di tutti, fatta di libri e di persone che pensano che la cultura debba essere libera e accessibile e hanno fiducia negli altri. Una di queste persone è Katia De Frenza, presidente dell’associazione culturale di promozione sociale Kikipedia. Da febbraio, infatti, la sua associazione, con sede in via del Popolo, è anche Fred Point, il primo di Potenza – in Basilicata ce n’è già uno ed è a Casa Natural, a Matera.
Domani alle 20 ci sarà l’inaugurazione, dopo qualche mese, perché come stesso Katia spiega sul blog dell’associazione «avevamo bisogno di tempo. Volevamo che anche la rete reale avesse delle maglie più strette. Perché il “nostro” Fred Point fosse non soltanto di Kikipedia ma di tutti coloro i quali, in questi mesi, hanno creduto in noi, ci hanno aiutato e sostenuto, condividendo idee e progetti».
Kikipedia, oltre a mettere a disposizione lo spazio, ha già infatti selezionato molti libri, da poter prendere in prestito e consultare gratuitamente tramite il social network. Per vederli, basta iscriversi a Fred, ovviamente, per darsi appuntamento al Fred Point di Kikipedia.
Padrini e madrine per l’inaugurazione, insieme a Paolo Albano e Antonella Amodio – si legge ancora sul blog – sarà chiunque abbia un appunto, un diario, un racconto breve o brevissimo, motti, invettive, da voler condividere. O anche il proprio libro preferito, leggendone i passi che hanno più emozionato.
«Condividere un libro – dice Katia – rappresenta anche altro. Vuol dire occasione e incontro. Occasione per dividere con altri idee, risorse, passione. Ricordo un’adolescenza di copie sgualcite che, passando di mano in mano, da mamma a figlio, da fratello a sorella, da nonno a nipote, dal 1° al secondo e terzo piano di un condominio, attraversavano generazioni di saperi, creando “ponti” tra le persone di una famiglia, di un condominio, di una strada di quartiere e favorendo e sviluppando un maggior senso di comunità».
Kikipedia vuole essere quelle mani, quel piano, quella strada, quel quartiere. Nella consapevolezza che non basta dirsi quanto ci sia piaciuto quel libro, ma guardarsi negli occhi mentre lo si fa.
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