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POTENZA -Un anno di reclusione ai fratelli Gianni e Pasquale Corrado, di San Giorgio Lucano, e otto mesi ai coniugi Maria e Antonio Marsiglia.
E’ questo il verdetto del collegio del Tribunale di Matera presieduto da Gaetano Catalani, Giuseppe De Benedictis e Giuseppe Di Giuseppe giudici a latere, che nelle scorse settimane ha deciso sulle accuse per il traffico di suini, tra Germania, Basilicata e Calabria, scoperto nel 2009 dalla Guardia di Finanza di Policoro.
I fratelli Corrado, titolari di un’impresa individuale (Gianni, ndr) e amministratori della Rean Food srl di Policoro, sono stati considerati responsabili dei reati di distruzione di documenti contabili e falso. Mentre è caduta l’accusa di associazione a delinquere per cui il pm era arrivato a chiedere pene molto più pesanti, e nel 2010 erano finiti entrambi in carcere.
Secondo gli inquirenti, quella messa in piedi dai fratelli Corrado e dai coniugi Marsiglia di Francavilla e da altri imprenditori del cosentino, sarebbe stata un’organizzazione capace di importare illegalmente dalla Germania 35mila suini in cinque anni, evadendo tasse per oltre otto milioni di euro.
«Il bestiame viaggiava con documenti che riguardavano ditte inesistenti». Spiegava la Finanza il giorno dopo il blitz. Poi, una volta giunti a destinazione: «passavano una notte in stalla per essere macellati il giorno dopo e rivenduti in nero». Senza alcuna possibilità di rintracciare dove siano andati a finire, perché la documentazione contabile era stata «distrutta».
In realtà, almeno per una quarantina di animali vivi, gli investigatori sarebbero riusciti a risalire ai loro compratori Terranova del Pollino, San Costantino Albanese e Maratea. Animali provenienti dalla provincia di Bolzano e poi passati per la «stalla di sosta»,a Episcopia, della ditta di Maria Maiorino, moglie di Antonio Marsiglia.
Fatto sta che i giudici hanno deciso di sanzionare solo le singole condotte, cassando il teorema di una società occulta tra i vari imputati.
L’inchiesta era nata da alcuni controlli sulle partite Iva delle società dei fratelli Corrado.
Nonostante l’assenza della contabilità, grazie all’incrocio dei dati esistenti nelle banche, dati concernenti le operazioni di acquisto intra comunitario, i finanzieri erano comunque riusciti a ricostruire il volume di bestiame movimentato ed a procedere alle relative contestazioni di natura fiscale.
Oltre alle condanne per i 4 lucani il Tribunale di Matera ha comminato 8 mesi di reclusione anche al complice altoatesino Siegfried Unterleitner, titolare di una ditta di «allevamento di suini e trasporto di merci su strada». Mentre sono stati assolti altri 7 imputati, tra i quali la convivente di Pasquale Corrado, Manuela Stoica, il commercialista dei due fratelli di San Giorgio Lucano e diversi imprenditori cosentini del settore.
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