2 minuti per la lettura
VAL D’AGRI – Vuole fare chiarezza e soprattutto dare informazioni corrette su attività e azioni messe in atto sullo stato di salute del Lago del Pertusillo.
Così il presidente del Parco nazionale Val d’Agri – Lagonegrese, Domenico Totaro ha annunciato che a breve sarà convocato un “tavolo” con tutti gli attori coinvolti direttamente e indirettamente per quanto riguarda l’invaso artificiale. Preoccupato per una situazione che ormai si trascina da qualche tempo e che vede “il macro attrattore naturalistico” dell’area protetta sotto la lente di ingrandimento.
«Stiamo organizzando – ha spiegato Totaro prima dell’incontro sulla valorizzazione dei prodotti tipici svoltosi a Villa d’Agri – un tavolo con tutti gli attori, Arpab, Corpo Forestale, Ispra, Asp e Regione Basilicata. Il Parco – ha continuato – si fa promotore di metterli insieme, ognuno con le proprie competenze in materia ambientale, compresa Eni – ha aggiunto – che si è dimostrata molto disponibile all’argomento».
«Non un seminario – ha precisato – ma un incontro, la cui funzionalità è un dibattito in modo concertativo con approfondimenti e studi sul caso».
Intanto i risultati arrivati nei giorni scorsi all’Azienda Sanitaria di Potenza da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Basilicata, hanno dato tutti esito negativo.
Ad essere analizzate «quattro carcasse – si evidenziava nella nota diffusa dall’Asp – di pesce persico rinvenute, in avanzato stato di putrefazione, nella diga del Pertusillo, in prossimità del muro di cinta della diga. I pesci erano rappresentativi di un campione di circa 50 esemplari, tutti ritrovati nelle medesime condizioni di decomposizione. Oltre alla ricerca degli idrocarburi, i tecnici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Puglia e Basilicata hanno proceduto ad effettuare , anche, ulteriori esami. Esito negativo su: Idrocarburi policiclici aromatici; microcistine; metalli pesanti; pesticidi organo fosforici; pesticidi carbammati e pesticidi clorurati”. Non solo, dall’inizio del mese, i veterinari dell’Asp unitamente ai tecnici della sezione di Potenza dell’Istituto Zooprofilattico Puglia e Basilicata, hanno seguito l’andamento del fenomeno ed eventualmente eseguire ulteriori campionamenti (laddove si fossero trovati altri pesci morti) hanno effettuato un ulteriore sopralluogo in vari punti della diga del Pertusillo senza rilevare alcuna carcassa di pesce. Risultati favorevoli degli esami che sono stati confermati dalla evoluzione positiva del “fenomeno” (mancato ritrovamento di pesci morti nei giorni successivi alla data del prelievo e fino ad oggi)».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA