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MATERA è ormai un caso internazionale, non solo sotto il più noto profilo turistico, ma anche per il suo crescente appeal immobiliare. Quest’ultimo aspetto, ha subìto un’impennata con il titolo di Capitale europea della cultura.
Di questo e molto altro, si è parlato a Santa Margherita Ligure (Ge), durante la due giorni del ventitreesimo Forum internazionale di previsioni e strategie di “Scenari Immobiliari”, l’agenzia italiana che più conta nel settore. In questo consesso, composto dai 350 dirigenti delle più grandi società immobiliari del mondo, la città dei Sassi ha incassato stupore ed interesse. A rappresentare Matera, su incarico di Scenari Immobiliari, c’era l’architetto Tonio Acito, che ha illustrato al pubblico partecipe ed interessato, un ricco dossier sulle potenzialità immobiliari della città, capace più che mai di attrarre grossi investimenti. Ma il dato più sorprendente, è che Matera è stata accostata in modo disinvolto a capitali del calibro di Amburgo e Singapore, le cui relazioni hanno preceduto quella di Acito, non offuscandone tuttavia l’interesse. L’ennesima dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, che Matera è in grado ormai di misurarsi con il mondo, senza alcun timore reverenziale.
In attesa di approfondire i temi toccati dall’architetto Acito, al ritorno dal suo viaggio come ambasciatore dei Sassi, ci ha anticipato che il gotha internazionale dell’immobiliare guarda con interesse crescente a Matera, soprattutto alla luce dei progetti già potenzialmente realizzabili.
«I grandi investitori -ci ha spiegato Acito- si muovono solo se intravedono la possibilità di realizzare dei progetti, Matera 2019 è un’opportunità clamorosa a livello internazionale». Il compito di Acito è stato anche quello di far intuire questo dato significativo.
«Ora la città deve essere in grado di offrire possibilità di investimento privato -spiega ancora Acito- e da questo punto di vista ci sono già iniziative interessanti, penso al Parco delle cave, all’Accademia delle arti bianche (Mulino Alvino), o all’area ex Barilla».
L’esempio di Matera è emerso anche da uno studio di Scenari Immobiliari, commissionato in esclusiva dal quotidiano economico IlSole24ore. Secondo ilSole, infatti, «in Italia -si legge nel pezzo di Paola Dezza- Matera sta vivendo una ampia trasformazione, in vista del ruolo di Capitale europea della cultura nel 2019. Qui si è partiti dagli aspetti culturali per rafforzare la base economica e sociale del territorio, un tentativo di riqualificazione dal basso di uno dei centri storici più antichi e importanti del nostro Paese.
I numeri del turismo sono in continua crescita: le presenze sono passate da 88mila nel 2000 a 245mila nel 2014, con i dati dei primi mesi del 2015 che segnano un ulteriore +55% rispetto all’anno precedente. Per far fronte a questi cambiamenti, l’offerta alberghiera ha iniziato a rinnovarsi, ma la conformazione della città privilegia l’offerta extra-alberghiera, che oggi offre il 43% dei posti letto complessivi. Il budget operativo per il progetto della Capitale europea della cultura prevede spese di circa 650 milioni, tra nuove infrastrutture e interventi di riqualificazione urbana».
Scenari Immobiliari analizza tre esperienze, definite «eterogenee per contesto e area geografica, ma con similitudini sotto il profilo dell’innovazione», ovvero Singapore, Amburgo e, appunto, Matera, pronta a misurarsi con un’autentica megalopoli come Amburgo, che vanta una lunga tradizione di pianificazione urbana.
«La trasformazione più recente della città è il progetto di HafenCity, grazie al quale è iniziata la riconversione di 127 ettari di aree dismesse del porto. Il progetto prevede la realizzazione di oltre 2,3 milioni di mq di superficie, con oltre 6mila abitazioni. A oggi è stata realizzata circa la metà di quanto programmato. A questo si aggiunge la candidatura a ospitare i Giochi olimpici del 2024, in concorrenza con Roma, Parigi e Budapest», scrive ancora Dezza.
Singapore, che festeggia quest’anno i 50 anni dalla nascita, è una delle metropoli più avanzate e sperimentali al mondo. Ospita 5,4 milioni di abitanti, di cui il 40% stranieri, con un Pil pro-capite intorno a 49.600 euro. La zona di Marina Bay è stata strappata al mare con opere imponenti, iniziate nel 2008, che hanno permesso l’espansione del quartiere degli affari.
«Icona dell’area è il complesso alberghiero di Marina Bay Sands, costituito da tre torri di 57 piani. Tra i progetti più recenti The Interlace, intervento che crea un nuovo approccio al vivere contemporaneo: 31 blocchi residenziali che ospitano oltre mille appartamenti».
Questi sono i mostri sacri con cui la piccola Matera è pronta a competere, lo dimostrano gli applausi a scena aperta conquistati da Acito con il suo dossier.
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