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IL riscatto – qualcuno parla di “rinascita” – di Tsipras (Syriza vince con il 35% dei voti e il partito di estrema destra Alba Dorata è il terzo partito), la visita del Papa a Cuba ma anche le riforme, con l’ultimatum del premier ai ribelli in vista della direzione Pd di stasera; e poi tanto sport: oltre alla Serie A che registra la quarta vittoria consecutiva dell’Inter di Mancini, quasi tutte le prime pagine parlano del “miracolo” Vettel, che a Singapore sale sul gradino più alto di un podio conquistato, dopo due anni, da entrambe le Ferrari (Raikkonen è terzo).
Sono questi i temi forti di quotidiani in edicola oggi. Le analisi sul voto greco vanno dall’alto tasso di astensionismo (ieri ha votato solo il 56% rispetto al 63 delle precedenti elezioni) a un riconfermato premier che dovrà varare un esecutivo con i nazionalisti. Su Repubblica Stefano Folli nel suo Punto fa un parallelismo tra il leader della sinistra greca e quello del centrosinistra italiano, trovano nei due più un punto di contatto: la spregiudicatezza, la ricerca del plebiscito, la continua delegittimazione delle opposizioni e la spinta riformatrice. Proprio sul campo delle riforme, la Stampa apre una delle pagine interne dedicate alla politica con la visita del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi a Torino per la festa dei “giovani turchi”: parole sprezzanti verso la minoranza (“vadano a mangiarsi una pizza ma poi decidano come comportarsi”) pur dopo l’ennesimo segnale di apertura arrivato da Pier Luigi Bersani (per incontrarsi “basta un millimetro”).
Sul Messaggero, che apre con il “bis” di Tsipras, ampio risalto alla riforma dell’università, fra più autonomia e meno precariato (la notizia è riportata nel titolo di taglio medio).
Ma la grande foto-notizia scelta da quasi tutte le prime pagine è la stretta di mano immortalata da Alex Castro (figlio del lìder maximo) durante l’incontro privato tra Bergoglio e Fidel Castro a L’Avana: il Pontefice ha parlato davanti a mezzo milione di persone, e sul giornale diretto da Ezio Mauro, Vittorio Zucconi incentra il suo racconto sulla “rivoluzione” che lega Francesco a Fidel in un ipotetico abbraccio tra due mondi. Molto riproposta anche l’immagine del Papa in plaza de la Rivolucion che parla con la celeberrima immagine del Che sullo sfondo.

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