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POTENZA – Questa volta il consigliere di M5S, Gianni Perrino, sembra averci visto proprio giusto, nonostante le rassicurazioni dell’assessore Franconi, nell’ultima seduta di Consiglio regionale. La Regione Basilicata ha assegnato 20 borse di studio in Gran Bretagna a studenti lucani degli istituti secondari superiori. Ma sarebbe bello chiedere direttamente ai potenziali beneficiari quanti di loro fossero a conoscenza di questa possibilità. A giudicare dal numero di coloro che hanno risposto all’avviso pubblico pubblicato dalla Regione molto pochi: solo 45 le domande pervenute. «Una selezione poco trasparente», aveva già denunciato a luglio scorso l’esponente pentastellato in una interrogazione alla Giunta regionale. «La procedura è stata svolta con massima pubblicità e trasparenza», ha risposto martedì scorso in aula, Flavia Franconi.
Ma la replica non convince abbastanza. Innanzittutto, l’avviso della selezione è stato pubblicato a luglio, a scuola già chiuse, con la maggior parte degli studenti in ferie. Senza considerare i termini lampo: solo 10 giorni per presentare la domanda. «Ma perché tutta questa fretta?», aveva chiesto il consigliere Perrino nell’interrogazione di luglio. Ma il peggio è che l’avviso è stato poco pubblicizzato. «Solo un timido annuncio datato 6 Luglio 2015 sul sito della Giunta Regionale – affonda il consigliere M5S – ma nessun annuncio sul sito ufficiale della Regione Basilicata dedicato ai bandi e agli avvisi pubblici». Senza contare che il sito della Giunta regionale molto probabilmente non è tra quelli che i giovani studenti frequentano con maggiore frequenza. E in effetti, l’avviso è sfuggito a molti. Nonostante la bella possibilità offerta della Regione, di fare un viaggio studio all’estero per imparare la lingua inglese. Qualche tempo fa, l’appello al massimo ente locale di puntare sulla formazione dei giovani all’estero era stato al centro di un bel dibattito che si era sviluppato anche dalle colonne di questo giornale. Strano immaginare che solo 45 studenti (l’equivalente di circa due classi) abbia tentato la partecipazione. «Ombre (e misteri) della Regione Basilicata», chiosa Perrino. Che all’indomani della seduta di Consiglio regionale mette sotto accusa non solo l’avviso per le borse di studio in Gran Bretagna, ma anche il disegno di legge della Giunta per il conferimento di incarichi dirigenziali . «Norma che probabilmente nasconde il solito regalino a qualche amico in cerca di facile e sicura “stabilizzazione” in un comodo posto regionale. Quando, infatti, abbiamo chiesto al consigliere di Centro Democratico, Benedetto, lumi sull’emendamento (poi approvato) che, a nostro avviso, eludendo la regola del concorso pubblico, stabilizzerà, con un colpo di mano, tutto il personale delle disciolte comunità montane – che abbia maturato “almeno” 36 mesi (anche non continuativi!) di contratto a tempo determinato – lo stesso consigliere si è chiuso in un silenzio imbarazzante».

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