X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

SCANZANO – T-shirt e pantaloni neri, cappello Panama, occhiali scuri, magrissima. Il sorriso é raggiante, quello dei giorni migliori. Una pietra al collo bianca e luminosa legata ad un laccio sempre nero ne arricchivano il fascino insieme a orecchini di brillanti.

Si é presentata così ieri mattina Sharon Stone dinanzi al Palazzo baronale di Scanzano Jonico nel mezzo della due giorni lucana, in cui su invito della sua amica, il premio Nobel per la Pace, Betty Williams, é giunta per promuovere una raccolta fondi per la Città della Pace.

La cinquantasettenne star di Hollywood ha un atteggiamento sobrio, nulla a che vedere con il sex simbol di “Basic instinct” e “Sliver”. Si vede che ha sposato il progetto e che ha a cuore i bambini e i rifugiati vittime di tutte le guerre.

A difenderla un gruppo nutrito di guardie del corpo ed uno schieramento copioso di uomini delle forze dell’ordine. La calca é tanta, fans, curiosi, cittadini normali e addetti ai lavori creano intorno a lei una pressione verso cui lei, abituatissima, non mostra alcun segno di insofferenza.

Dopo aver assaggiato alcuni prodotti tipici di un paniere tutto lucano, allestito dallo chef Franco Lupoli, la star che per una volta ha fatto passare in secondo piano l’arrivo di Betty Williams, si concede venti minuti seduta dinanzi a giornalisti e cittadini.

«Sono molto felice di essere qui – ha esordito- e di essere parte di questo progetto con la mia carissima amica Betty Williams. Ieri sera (sabato a Palazzo Gattini a Matera nel corso di una cena il cui obiettivo era raccogliere fondi per beneficienza, ndr) é successa una cosa importante: Pasquale Natuzzi (noto imprenditore nel settore del mobile imbottito, ndr) e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, hanno preso con me un serissimo impegno per realizzare case per l’accoglienza dei rifugiati in questo posto. Quando tutti voi avete deciso di eleggere Pittella presidente della Regione avete fatto bene. Siete un esempio per quello che state facendo per i rifugiati. In questa comunità avete fatto una cosa importantissima, avete valorizzato il passato che è la vostra storia, e con questo cantiere avete creato le condizioni di crescita e lavoro per tutti».
Il presidente Marcello Pittella ha parlato di una «iniziativa importante che qualifica la nostra regione nel mondo. Con Scanzano siamo stati lungimiranti e antesignani di una battaglia di qualità. La nostra sfida é rappresentata dalla cultura e dallo scambio e integrazione tra popoli, una politica inclusiva. Non a caso ho deciso rispetto ad altri presidenti di Regioni che la Basilicata era pronta a raddoppiare e triplicare la presenza dei migranti. Ora questa è diventata la sfida del mondo. Dico al sindaco che sblocchiamo i fondi. Puntiamo alla Basilicata quale città diffusa dell’accoglienza, una Basilicata che deve fungere da esempio. L’idea di realizzare piccoli gruppi abitativi a forma di farfalla testimonia la leggerezza e la sostenibilità del territorio. Tutto fatto – ha concluso il governatore lucano – con manufatti lucani. Sostenibilità sta per ecologia». La Stone é stata omaggiata da alcune bambine con fiori e un quadro raffigurante la Torre saracena simbolo di Scanzano. Entusiasta il sindaco Salvatore Iacobellis. «Ringrazio Sharon – ha detto – per quello che sta facendo per la fondazione e per tutti i bambini e rifugiati. Noi abbiamo un dovere morale: aiutare tutti. C’è gente che muore di fame e noi non possiamo continuare a buttare cibo ed ad ignorare tutto ciò».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE