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POTENZA – La riapertura della Villa del Prefetto è quasi un appuntamento con la storia della comunità. Prima che fosse chiusa, alcuni anni fa, era il luogo delle partite a tennis in pieno centro, del cinema all’aperto d’estate, delle passeggiate, delle panchine, degli alberi secolari. Polmone verde che collega piazza Mario Pagano con via Mazzini, tornerà fruibile da lunedì prossimo.
Ma l’apertura (cerimonia lunedì alle 11.00) sarà temporanea: la villa sarà aperta tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 18.30, ma solo fino al 31 ottobre, poi di nuovo cancelli serrati.
I lavori di riqualificazione non sono ultimati. Ma allora perché riaprirla?
«Innazitutto – spiega il presidente della Provincia, Nicola Valluzzi – è un modo per farla conoscere a quella generazione che non ha mai potuto apprezzarla. E poi sarà una piacevole riscoperta per i potentini che invece hanno vissuto e frequentato il parco e che a distanza di tanti anni lo ricordano con nostalgia».

Conclusi i lavori di messa in sicurezza e parziale recupero funzionale del parco, la riapertura temporanea sarà un modo per aprire un dibattito importante sul vero “nodo” della villa del Prefetto: come e a chi affidarne la gestione?

La Provincia è proprietaria della villa, ma, con la riforma degli enti territoriali, non è facile immaginare una programmazione. C’è poi il problema della risorse: il bilancio della Provincia «è collassato».

Il consigliere provinciale Donato Ramunno (FdI) un paio di mesi aveva messo il punto al centro di un’interrogazione. La Villa del Prefetto, come il trasporto extraurbano, l’area della Torre Guevara e la biblioteca di via Mazzini, sono questioni che interessano la città di Potenza e il cui profilo di competenza riguarda sia la Provincia sia il Comune. «Bisogna al più presto individuare una strada adeguata a gestire aree e servizi», dice Ramunno. Il consigliere sottolinea anche come proprio il caso della Villa del Prefetto testimoni quanto possa lavorare bene un ente territoriale. Nei giorni di apertura, la Villa del Prefetto sarà sorvegliata. La novità: il campetto da tennis è stato trasformato in un campo di calcetto.

Il parco cittadino ha bisogno ancora di qualche intervento, ma i fondi sono terminati. Ecco perché gli amministratori provinciali vogliono coinvolgere i colleghi del Comune: l’unica strada percorribile sembra quella dei fondi europei a disposizione sulla riqualificazione urbana.

«Per ora possiamo completare solo alcuni lavori di messa in sicurezza nella parte alta. Ma già poterla vedere e vivere in questo mese sarà importante». 

sa.lo.

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