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ANCORA una volta tutte le prime pagine dei quotidiani in edicola oggi sono occupate quasi interamente sulle notizie di cronaca e sulle analisi riferite all’emergenza migranti. Dopo il dolore suscitato su scala planetaria per il bimbo siriano morto in mare e fotografato riverso sulla battigia di Bordum in Turchia, è il momento del confronto politico: “L’Europa si spacca”, titola Repubblica. I Paesi dell’Est contro Germania, Francia e Italia: no alle quote obbligatorie. A Budapest continua la battaglia per espatriare, e dalla stazione si sposta sui treni, dove ieri si sono registrati scontri tra gli stessi migranti mentre le forze dell’ordine stavano a guardare. Tutti i giornali approfondiscono la storia del piccolo Aylan, partito da Kobane con la propria famiglia che sognava il Canada. Sul quotidiano diretto da Ezio Mauro un toccante editoriale di Adriano Sofri ci mette di fronte a “Quello che i bambini ci dicono”: dalla Turchia all’Ungheria, da Ceuta al Canale di Sicilia ci arrivano le storie di vita e di morte dei piccoli migranti, vittime innocenti che non capiscono l’assurdità delle cose dei grandi, soprattutto della guerra. Sofri riporta la storia di Speranza (Shems), siriana, nata ieri in un sottopassaggio della stazione di Budapest, su un pezzo di cartone dopo che le autorità ungheresi si erano rifiutate di chiamare l’ambulanza; e ancora Kinan, tredicenne che ad Al Jazeera ha spiegato con semplicità disarmante: “Se fermate il conflitto restiamo in Siria…”. Intanto, la foto-choc di Aylan piega anche Cameron: il premier inglese cambia linea e annuncia che l’Inghilterra accoglierà i rifugiati. Posizione importante dopo che nei giorni scorsi esponenti del governo britannico avevano addirittura paventato la chiusura delle porte per i cittadini comunitari laddove fossero disoccupati. La linea del dialogo fa proseliti in Europa dopo che la cancelliera Merkel aveva tracciato la strada: e il Mattino titola in modo significativo che “L’orrore sveglia le cancellerie”. Stessa scelta per il Corriere della Sera: “L’Europa cambia passo sui migranti, impegno Merkel-Hollande per la redistribuzione dei profughi”. I rifugiati da ricollocare salgono a 160mila, 80mila quelli che lascerebbero l’Italia.
Sui tempi più prettamente politici si registra l'(ennesimo) attacco di Bersani a Renzi: l’ex segretario dem definisce “deformata” la democrazia ma confessa che una scissione nel Pd non è assolutamente alle porte. Alla Festa dell’Unità di Milano dove domattina si parlerà di Sud scintille a distanza tra l’ex leader e il ministro delle Riforme Boschi, alla vigilia del confronto al Senato in vista del quale continuano i conteggi di “sì” e “no” come col pallottoliere.
Su tutte le prime pagine anche l’economia, con il governatore della Bce Mario Draghi preoccupato per la ripresa “debole” e per la crisi cinese, e lo sport, con la nazionale di Conte che vince di misura – e con un gol irregolare di Pellè, che ha colpito di mano – contro Malta e si prepara alla sfida di domenica a Palermo contro la Bulgaria.
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