X
<
>

Share
5 minuti per la lettura

POTENZA – Dopo il successo della Notte bianca del libro un mese fa, “Letti di sera” cresce e diventa Aps (Associazione di promozione sociale), strutturandosi con un comitato direttivo, un portavoce e un comitato scientifico che agirà in base ad aree tematiche.

Naturalmente non rinnegando assolutamente la fortunata formula degli incontri che nella scorsa stagione hanno attratto un pubblico numeroso, curioso ed eterogeneo: per i nuovi appuntamenti si va da “L’altra faccia dei dati Svimez” con Luca Meldolesi a una serata “Cacio e birra” con Katia de Frenza e Roberto Rubino, da “In viaggio con le amiche” con Isa Grassano (associazione Yin – sieme) a “Verrà il vento e i parlerà di me” con Francesca Barra, e ancora “Il caffè dei miracoli” con Franco Di Mare e “C’è una seconda terra” con l’Osservatorio Astronomico Matera. Per ora si tratta solo di idee e nei prossimi giorni sarà diffuso il calendario ufficiale e definitivo.

Le vere sorprese però arriveranno tra qualche settimana: da ottobre a dicembre “Letti di sera” proporrà infatti delle letture nelle biblioteche private di Potenza e nei luoghi improbabili: di volta in volta, saranno scelte due case e una stazione, poi l’ospedale e un ristorante, oltre a location insolite come all’ingresso del teatro o dietro un portone. Si pensa anche a una lettura sul Mediterraneo in multilingua.

Sarà un percorso di preparazione e quasi di “educazione” alla parola in tutte le sue forme, percorso che culminerà a dicembre con la “Festa d’inverno del libro”, nel periodo magico a cavallo delle feste di Natale.
Gli incontri saranno impostati sul fil rouge del ponte, immagine simbolo legata all’idea di costruire, viaggiare, camminare, incontrare, attraversare, incontrare, voltarsi, guardare, leggere, scrivere, andare oltre. Suggestioni che potrebbero anche coinvolgere il ponte Musmeci, manufatto architettonico con pochi simili che proprio in queste settimane sta vivendo una stagione di nuovo protagonismo.

“Un giro di parole” è la serie di letture nei negozi e nei bistrot sulla “parola” e sul “ponte”: dovrebbero cominciare nel mese di ottobre con tre appuntamenti ogni due settimane, di venerdì, per preparare la “Festa della parola”. Durante la festa ci saranno letture distribuite tra il pomeriggio del primo giorno e la giornata successiva tra negozi, librerie, caffè ma anche la stazione e l’ospedale: nel corso delle , che non dovranno durare più di 30/45 minuti, le luci dei luoghi si spegeranno e si farà luce solo nell’angolo lettura a telefonini silenziosi. Finora hanno aderito Lamorgese, Fusco, Petilli, Redford, Benetton ai quali si aggiungono Gran Caffè, Burbaca, 360gradi, 0971, Stazione Inferiore.

Nelle settimane libere si organizzeranno le letture nelle case. Tra le letture a tema a cui l’aps “Letti di sera” sta lavorando, la prima dovrebbe essere su “La parola, un ponte per avvicinarsi, per accostarsi, per lasciarsi, per abbracciarsi”: Franco Vitelli, ordinario di storia della lingua e della letteratura italiana all’Università di Bari, discuterà con Mimmo Sammartino e Gaetano Cappelli.
Ci saranno anche iniziative collaterali finalizzate ad “invadere” il capoluogo con una serie di eventi pulviscolari e diffusi: su tutte, le “Foto dal ponte e sotto i ponti” e una mostra fotografica sulle parole che segnano i posti di Potenza. Proprio alla parola chiave di questa prima edizione sarà dedicato l’appuntamento “Fisionomia del ponte – padri, madri, figli, i ponti da rafforzare” con Abito in scena a cura di Elena Vigilante e Giuseppe Biscaglia: l’idea è di coinvolgere mons. Bruno Fortea, rcivescovo metropolita di Chieti. E ancora: “Un ponte lungo i paesi e le città di Basilicata: da Potenza a Matera, un ponte costruito a metà – Tre materani a confronto con la Controcapitale”, e in particolare l’attore, produttore e regista Domenico Fortunato e Antonio Andrisani, attore, regista e sceneggiatore, discuteranno con Domenico Notarangelo, fotografo che ha collaborato con Pier Paolo Pasolini e Francesco Rosi e ha pubblicato “Il Vangelo secondo Matera”; moderano Lucia Serino, direttore del Quotidiano della Basilicata, e Renato Cantore, vicedirettore della Tgr.

Richiamo all’attualità, poi, per l’evento “Dalla Basilicata verso il Mediterraneo – il mal d’Africa”: un ponte verso i migranti, gli esclusi, i neri, i non accettati con padre Gennaro Campochiaro, missionario comboniano e lucano insigne, Giampiero Perri e Angelo Sagarese con l’accompagnamento di musiche africane. Anche la solidarietà sarà protagonista de “Il dromedario e il cammello – disabilità, specialità, differenze e risorse nei libri per ragazzi”, un ponte verso i luoghi della fantasia liberata e “Il piccolo Principe” a cura di Antonella Amodio con quelli della Libreria senza nome. Gli animatori della Notte bianca del 5 agosto riproporranno la chiave di lettura originalissima fatta di musica, letture, danza e “letterattori” a cura di Maria Rosaria Arleo per andare alla ricerca delle 10 parole per la città.

La musica tornerà anche in altre occasioni (vedi “Il ponte della chitarra – La diversità delle dita” da Vittorio Camardese in poi) e non mancherà la politica, con una intrigante chiave di lettura su “le parole oramai vuote: i giorni dei comizi e il ponte strappato tra la politica e le persone”; si preannuncia interessante anche l’incontro su “Un ponte di parole che contano – Dai giornalini parrocchiali un legame che nutre comunità” con Clemente Carlucci, direttore della Nuova, e Oreste Lopomo, caporedattore Rai Basilicata che discuteranno de “Il Segno”, giornale periodico dell’Azione cattolica italiana. Un evento sarà focalizzato sul “Vocabolario minimo – le dieci parole all’origine del patto per la città”.

Da replicare dopo il successo nel corso della Notte bianca, infine, la caccia al tesoro lungo i percorsi del nostro centro storico (a cura di Rocco Pesarini e Sonoricamente) e le letture bendate a tema natalizio.

Non resta che prepararsi a vivere la città in tutti i suoi luoghi: librerie, Galleria Civica, teatro Stabile, palazzo Loffredo, Sala degli specchi, ingresso teatro, chiosco San Michele, negozi, bar e bistrot. Un valore aggiunto della rassegna? Agli appuntamenti si partecipa con telefonini rigorosamente spenti o silenziosi.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE