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POTENZA – Dovranno comparire in Tribunale il 7 ottobre, per difendersi dall’accusa di aver copiato all’ultimo concorsone per presidi. Ma l’Ufficio scolastico regionale, che ha organizzato quella selezione, continua a non curarsene. Così anche quest’anno ha disposto lo scorrimento della graduatoria “incriminata”. Questa volta a esaurimento. E domani prenderanno servizio altri due dirigenti imputati, con tanto di “superpoteri” riconosciuti dall’ultima riforma della “Buona scuola”.
Sono Giosuè Ferruzzi e Rocco Garramone i nuovi presidi dell’Istituto d’istruzione superiore “Bernalda-Ferrandina” e del comprensivo “Abate Antonio Racioppi” di Spinoso.
Lo ha deciso il nuovo dirigente dell’ufficio Affari generali e personale della scuola lucana, che venerdì scorso ha disposto l’assunzione «in prova in Basilicata, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato» di 16 dirigenti per coprire altrettanti posti “vacanti” sparsi tra le province di Potenza e Matera. Inclusi loro.
Ferruzzi è accusato di aver “barato” alla seconda prova scritta del concorso bandito nel 2008 a livello nazionale, delegando agli Uffici scolastici regionali l’organizzazione delle prove, la nomina delle commissioni, la vigilanza sulle procedure, l’approvazione delle graduatorie di merito al termine delle varie fasi, i provvedimenti di esclusione dal concorso e le attività di formazione e tirocinio. In particolare avrebbe copiato «in parte testualmente e in parte parafrasandole (…) argomentazioni in realtà opera di altri in quanto attinte dalle pagine 247,248, 249, 250, 252, e 253 del testo “Il dirigente scolastico” redatto a cusa di Giulio Cassina ed edito da Editest».
Mentre Rocco Garramone avrebbe presentato, alla prima prova, un elaborato in «ampia parte coincidente pressoché alla lettera» con quello di un altro candidato-imputato, Giovanni Latrofa, che da un anno presiede il liceo scientifico Pasolini di Potenza. Come pure alla seconda, dove gli investigatori hanno individuato «un brano che trovava largo riscontro nell’elaborato della candidata Carmela Cafasso», a sua volta imputata e da settembre del 2012 dirigente dell’istituto comprensivo Milani di Potenza. Plagi attribuiti a una «fonte comune non citata».
La procura contesta alla Cafasso e a un altro candidato-imputato, che si era collocato in posizione utile per entrare in servizio con i primi (Rosanna Papapietro, preside dell’Istituto d’istruzione superiore “Carlo Levi” di Tricarico), anche l’aggravante di «aver conseguito l’intento». Un esito “sgradito”, ma che a ben vedere nemmeno il procedimento giudiziario sembra essere riuscito a scongiurare. Motivo per cui nel prosieguo del processo c’è da attendersi l’aggravamento anche delle posizioni degli ultimi idonei assunti dalla graduatoria “incriminata”, nonostante le accuse.
Con loro dovranno presentarsi in Tribunale i membri della commissione d’esame composta dal presidente Antonio Sergio De Franchi, professore Unibas e direttore del dipartimento di scienze dei sistemi colturali, forestali e dell’ambiente, più un dirigente tecnico dell’ufficio scolastico regionale, Francesco Fasolino, e il preside dell’Istituto tecnico Da Vinci di Potenza, Adele Trotta. Assistiti da Marcello Marino come segretario.
Al solo Marino è contestato di aver scoperto Rosanna Papapietro, con «un vocabolario contenente all’interno fascicoletti dattiloscritti» durante la prova scritta che si è tenuta a dicembre del 2011. A quel punto avrebbe dovuto escluderla, invece si sarebbe limitato a sequestrarle quei foglietti, così da settembre del 2012 dirige l’Istituto d’istruzione superiore “Carlo Levi” di Tricarico. Mentre con De Franchi e gli altri membri della commissione è accusato anche di falso per aver messo a verbale l’8 marzo del 2012 «l’elaborazione della griglia di valutazione della seconda prova scritta» che era già sul sito dell’ufficio scolastico regionale da due settimane. Oltre che del reato di abuso d’ufficio in concorso perché avrebbero fatto finta di non vedere le evidenti scopiazzature negli elaborati.
I “lucani” che avevano presentato domanda per la selezione regionale aperta a settembre del 2011 erano stati 674, ma solo in 147 hanno superato la prima prova preselettiva, il 10 ottobre del 2011, e tra il 14 e il 15 dicembre si sono presentati nelle aule del liceo “Gianturco” di Potenza per la seconda prova scritta.
Di fronte al giudice dell’udienza preliminare Tiziana Petrocelli il prossimo 7 ottobre è attesa la comparsa delle parti civili tra le parti offese individuate dagli inquirenti. In teoria anche l’Ufficio scolastico regionale potrebbe costituirsi contro i suoi presunti dipendenti infedeli, ma visti i recenti sviluppi se dovesse disertare l’aula non ci sarebbe di che stupirsi.
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