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MATERA – «Non esiste che si perdano le risorse del Fondo di coesione e sviluppo, sui contenitori culturali poi cominceremo subito a lavorare, lì ci sono sette milioni e cominceremo con il mettere a norma le strutture già esistenti. Io mi sono candidato anche per questo».
Saverio Vizziello, consigliere comunale oltre che vicedirettore del Conservatorio e direttore del Festival Duni, non esita a spiegare quali sono le necessità che la città ha sulle strutture esistenti.
Partendo da un presupposto sulla questione del nuovo teatro che pure era stata tirata fuori in passato: «io credo che Matera possa avere bisogno più di un centro congressi polifunzionale che di un teatro vero e proprio, non so se si deciderà di farlo, lo vedremo nei prossimi mesi ma per me la priorità è riuscire a rendere fruibili le strutture che già ci sono e occuparsi anche della gestione che mi pare un altro problema fondamentale. Serve non solo investire ma anche utilizzare al meglio quelle strutture».
Lungo è l’elenco a cui Vizziello si rifà: «penso all’Auditorium per il quale si interverrà nelle prossime settimane con oltre 600.000 euro già stanziati, penso alla Cava del Sole che è una struttura bellissima da oltre quattromila posti, penso al teatro Kennedy che può servire molto per le scuole e che andrà adeguato anche perchè così come per il teatro di La Martella questo permetterebbe di unire attraverso presenze strutturali qualificate anche i quartieri da una parte all’altra della città.
Un ragionamento poi dovremo aprirlo anche sul teatro Duni, sapendo che ci sono dei privati che dovranno fare la loro parte ma che si tratta comunque di un patrimonio della città sul quale bisogna intervenire».
Vizziello si toglie poi un ulteriore sassolino e ricorda: «c’è anche la terrazza di Palazzo Lanfranchi che non ha a che fare, come potrebbe sembrare, con la Soprintendenza ma è di proprietà comunale e lì andranno fatti interventi adeguati per utilizzare gli ingressi che pure ci sono direttamente alla terrazza e poter organizzare eventi che possono arrivare ad ospitare fino a 400 persone.
Il lavoro che c’è da fare è tanto perchè dobbiamo mettere la città nelle condizioni di poter utilizzare al meglio e con strutture adeguate le diverse opzioni che già abbiamo disponibili.
E’ una necessità di cui si parla da tempo, è lo scopo e la spinta che mi ha portato a candidarmi e che costituirà il leit motiv della mia presenza in Consiglio comunale e del mio impegno con quest’Amministrazione. Sono convinto che si possano fare tante cose.
Non abbiamo bisogno dell’Arco di prometeo», è l’altra stoccata di Vizziello con riferimento al progetto contenuto nel dossier di candidatura, «Matera ha strutture a sufficienza per poter adeguatamente ospitare gli appuntamenti che l’attendono nei prossimi anni, deve però intervenire immediatamente con un discorso complessivo che inevitabilmente dovrà essere coordinato e governato dall’Amministrazione comunale. E’ su questo che dovremo concentrarci nel corso delle prossime settimane».
Infine non manca una battuta su un provvedimento imminente come il bilancio preventivo che l’Amministrazione dovrà approvare entro la fine del mese e che costituisce il primo passo del nuovo governo: «non credo che ci sia molto da fare, siamo oltre la metà dell’anno, gli esperti in materia stanno facendo tutte le verifiche ma è chiaro che il lavoro di quest’Amministrazione e l’impronta che si vuole dare verrà avvertita solo con il bilancio 2016, lì si capirà cosa vuole davvero fare la nuova amministrazione comunale».
Saverio Vizziello si concentra dunque sulle questioni che meglio conosce e su cui può dare un’opinione chiara e provare ad arrivare al più presto ad una soluzione. Il caso dei contenitori culturali in città infatti è uno degli elementi nodali del percorso che Matera dovrà fare per arrivare pronta alla candidatura da capitale europea della cultura nel 2019 e per recepire a pieno quelle che sono le direttive provenienti dall’Europa che continuerà a verificare il lavoro svolto nei vari campi.
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