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POTENZA – Sembrano salve, anche per il prossimo anno, le 52 Sezioni primavera della Basilicata. A rassicurare operatori e genitori è Vincenzo Giuliano, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, secondo il quale alla Basilicata sono stati assegnati fondi specifici da parte del Miur che, insieme a quelli previsti dalla Regione, permetteranno di finanziare le attività anche del prossimo anno scolastico.
Giuliano non conosce ancora l’entità del finanziamento e noi stessi ieri abbiamo avuto qualche difficoltà a contattare qualche responsabile regionale che potesse illuminarci in merito. Fatto sta che – almeno secondo il Garante – la decisione di finanziare le strutture è stata presa. E questo, probabilmente, anche a seguito della vasta e comprensibile mobilitazione di famiglie e operatori del settore che, già nei mesi scorsi, avevano lanciato l’allarme. Perchè il servizio, considerato anche il numero esiguo di posti negli asili nido, è essenziale per moltissime famiglie lucane, specie quelle in cui entrambi i genitori lavorano.
«Nel corso degli ultimi 4 anni – continua Giuliano – abbiamo assistito a una decurtazione dei fondi destinati a questo settore anche al 40%. E a peggiorare la situazione c’è un altro dato: gli operatori vengono rimborsati a consuntivo, quindi nel corso dell’anno non è improbabile che si trovino in enorme difficoltà».
Il finanziamento concesso ora «è dunque un risultato di rilievo, per quanto parziale, che pone tuttavia l’accento sulla necessità di una programmazione rigorosa nell’ambito di questo importante comparto della vita sociale ed educativa nei centri piccoli e grandi della regione».
«Occorre programmare in tempo utile la spesa relativa – osserva il Garante –  in modo da consentire alle stesse Sezioni di mettere in piedi di anno in anno un calendario  dell’attività. Non è possibile immaginare che vengano meno delle certezze e che si corra il rischio di non poter proseguire, da parte dei responsabili, nel lavoro intrapreso, spesso con sacrifici personali».
Le Sezioni Primavera hanno infatti l’obiettivo di riuscire a svolgere un’attività che non è solo limitata all’accoglienza dei bambini e all’istruzione, ma si spinge fino a interessare la sfera del sociale, dando un supporto insostituibile alle famiglie. «E ciò soprattutto – conclude Giuliano – in momenti difficili, in cui la crisi ha finito per interessare tutti i settori, senza escludere quello centrale dell’assistenza all’infanzia. Per questo c’è attesa per il bando che dovrà arrivare in tempi presumibilmente brevi».
Le 52 Sezioni Primavera sono distribuite in tutta la regione: lo scorso anno sono stati ospitati 800 bambini. Quindi non si tratta di un servizio inutile, sono i numeri stessi a confermarlo.
Eppure da 900 mila euro del 2007 si è passati ai 200 mila dell’anno 2014 – 2015. E la cosa più grave è che spesso questi tagli vengono decisi ad attività già avviate, con gravi danni per gli operatori. Ai tagli dei contributi vanno poi ad aggiungersi ai ritardi nella erogazione di spettanze pregresse. Proprio per fare pressione su Regione e Governo su questo tema, qui in Basilicata nel febbraio scorso si è costituito un comitato delle Sezioni Primavera.

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