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CON l’astensione di Savino Giannizzari (M5S), il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il regolamento per la gestione dei parcheggi nelle strisce blu.
È uno di quei provvedimenti inseguiti da mesi per mettere ordine su tre piani: la vertenza dei lavoratori della cooperativa fallita che aveva prima la gestione; il rapporto tra il Comune e la Socomer, titolare dei parcheggi coperti e azienda a cui è stato affidato temporaneamente il servizio; possibili ricavi per il Municipio e ordine nella sosta in strada, ora in regime di anarchia.
Il punto più delicato sembra proprio il rapporto tra pubblico e privato.
Diversi interventi in consiglio comunale ieri hanno sottolineato la necessità di non ripetere errori già fatti, lasciando al privato eccessiva agibilità nel cercare profitto dal servizio.
Tra i punti più spinosi, quello del contenzioso aperto tra Ente e Socomer, premessa dell’accordo sull’affidamneto temporaneo del servizio, in attesa della gara. «Eppure – ha fatto notare Giannizzari – del contenzioso non c’è traccia, non tra le carte». In commissione (la sesta, coordinata da Donato Nolè, Pd) gran parte del lavoro è stato diretto a «generalizzare il regolamento».
Un insieme di norme in cui, per esempio, si prevede di affidare al Comune la supervisione sulle autorizzazioni o che impone un sistema di controllo dei ticket emessi dalle macchinette (così da poter “controllare” la mole di biglietti).
Se è vero che l’affidamento alla Socomer è cosa fatta (irrituale che abbia preceduto il regolamento), la regolamentazione della gestione delle strisce blu avrà portata generale, sarà valida anche per chi verrà dopo.
Ed è da questa idea che è partito il lavoro dei consiglieri. Sergio Potenza (Pu) e Franco Morlino (PpI) hanno fatto un po’ da mediatori, lavorando come primi firmatari a un emendamento condiviso che ha agito sul testo originale. «Abbiamo cercato di dare vita a regole chiare, perché troppo spesso – ha detto Potenza – l’amministrazione non è stata messa in condizione di agire al meglio, schiacciata da contesti e accordi spostati su un bene non pubblico».
«Dovremo saper trovare un modo di vigilare – l’invito di Franco Morlino (PpI) – e portare al Comune, e dunque alla città, i maggiori benefici».
La palla passa all’esecutivo che dovrà stilare la convenzione con la Socomer, proprio sulla base del regolamento approvato ieri.
Sarà quello il testo in cui l’ente dovrà trovare l’equilibrio tra interesse del privato e interesse pubblico. Per farlo al meglio, De Luca si è impegnato a coinvolgere il consiglio nell’impresa.

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