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POTENZA – Per il segretario dei Radicali lucani è l’ennesimo tentativo di accattivarsi coi soldi del petrolio il favore della popolazione, che dovrà sopportare i «veleni» emessi dagli impianti in costruzione a Tempa Rossa.
Ma il sindaco di Corleto parla di una «polemica strumentale» e, anche a costo di sentirsi chiamare «venduto», ringrazia pubblicamente Total per il servizio reso.
Mancano ancora 10 giorni, ma quella esplosa nella Valle del Sauro ha già tutti gli ingredienti di una polemica ferragostana coi fiocchi: la navetta quotidiana verso i lidi del metapontino offerta dalla compagnia petrolifera per gli abitanti dell’area delle estrazioni, la denuncia dell’autore di “Le mani nel petrolio”, e vecchi e giovani che in spiaggia sfogliano il giornale per capire se hanno appena preso un passaggio da Belzebù.
Ad accenderla è stato ancora una volta Maurizio Bolognetti, che da anni denuncia pubblicamente le prebende elargite da Eni e Total a musicisti, poeti e cineasti, soprattutto in occasione delle sagre e delle feste di paese che animano l’estate di piccoli e grandi centri lucani. Oltre ai rischi per l’ambiente delle attività delle compagnie, e una serie di casi di sospetto inquinamento collegato alle estrazioni.
Bolognetti ha sollevato la questione, proponendo ai cittadini di boicottare l’autobus del mare. Ma è un po’ che nei comuni di Corleto, Gorgoglione e Guardia Perticara i soldi della multinazionale francese muovono le persone su e giù dalla montagna.
Gli studenti viaggiano a tariffe superscontate sugli autobus pagati dalla compagnia, in particolare verso l’Itis di Corleto, anche da San Martino d’Agri, Missanello e Sant’Arcangelo. In più frequentano corsi di inglese, artigianato e quant’altro, che integrano l’offerta formativa dell’Itituto.
«C’è molto rispetto e non chiediamo elemosina a Total, collaboriamo per lo sviluppo del territorio». Dichiara il dirigente Vincenzo Lardo. «Qui a Corleto abbiamo un servizio della Provincia per gli studenti che vogliono frequentare il liceo a San’Arcangelo o a Viggiano, ma non c’è per chi vuole venire da noi. Per questo ci siamo organizzati da soli».
Eppure non sono mai mancate le contestazioni al “vicino transalpino” alle prese con la realizzazione degli impianti per l’avvio di un programma di estrazioni da 50mila barili di petrolio al giorno. E c’è da giurarci che anche tra chi è salito in questi giorni sull’autobus del mare non mancano i contrari alle estrazioni. Se poi da oggi le cose cambieranno e la navetta resterà deserta si vedrà.
Chi non se lo augura proprio, e per questo è finito nel mirino, è il sindaco di Corleto Antonio Massari.
«Dispiace cogliere la strumentalità di una polemica davvero fuori luogo – ha dichiarato al Quotidiano – a fronte di un’iniziativa dettata da un’unica ratio, che è quella di creare un servizio che affranchi la popolazione da una serie di problematiche logistiche e di sicurezza, a seconda delle varie fasce d’età».
«Questa amministrazione – aggiunge – ha già ricevuto diversi ringraziamenti, anche sui social network, da chi ne ha usufruito, e ne ha apprezzato la comodità. E mi chiamassero pure venduto ma di questo non posso che essere grato a Total Italia».
Il servizio di navetta consiste in un autobus da 54 posti della ditta Grassani&Garofano di Policoro, scelta direttamente dalla compagnia tra le imprese che già prestano servizio per le sue attività. Rientra tra le «attività di sviluppo sostenibile» promosse da Total in attesa dell’inizio delle estrazioni. Una specie di anticipo, per quanto minimale, della pioggia di royalty destinata a cadere sui centri del Sauro dell’area di Tempa Rossa.
L’autobus parte ogni mattina dal lunedì alla domenica, proprio di fronte al Comune, in piazza Plebiscito, e dopo aver raccolto anche i bagnanti di Gorgoglione e Guardia Perticara arriva a Scanzano Jonico per le 10. Quindi riparte in direzione opposta alle 17.30.
Il servizio è «completamente gratuito» e dovrebbe durare fino al 31 agosto, anche se non si esclude una piccola estensione agli inizi di settembre.
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