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MATERA – «E’ di questi giorni l’allarme lanciato dalla Corte dei Conti sulla pressione fiscale del comuni».
Lo scrive il consigliere e capogruppo del Pd, Salvatore Adduce commentando la decisione dell’attuale amministrazione comunale di procedere ad un aumento di Tari e Tasi.
«La magistratura contabile calcola che mediamente a livello nazionale le tasse locali incidono per 618,4 euro per abitante. Questo è il risultato provocato dai tagli che i vari governi hanno operato a danno degli enti locali i quali hanno contribuito come nessun altro ente al tentativo, mai riuscito, di risanamento della finanza pubblica. Matera negli ultimi cinque anni – prosegue Adduce – ha subito tagli per cifre esorbitanti, vicino ai 15 milioni di euro. Tuttavia, pur a fronte di mancati introiti rivenienti dai trasferimenti dello Stato, abbiamo mantenuto la pressione fiscale tra le più basse d’Italia ben al di sotto della media nazionale. La nuova amministrazione ha annunciato una manovra di bilancio per il 2015 che comporterebbe un incremento spropositato delle tasse nei confronti dei materani sia per la parte relativa alla Tari (Tassa Rifiuti) sia per la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili), quest’ultima colpisce sempre il patrimonio immobiliare (casa, opifici, terreni, cec…) e l’anno scorso, primo anno di applicazione è stata determinata al minimo previsto dalla legge e cioè uno per mille. La nuova amministrazione – prosegue Adduce – ha deciso un incremento che comporta quasi il raddoppio della tassa (+0,8). Anche per la tassa rifiuti se ne prevede praticamente il raddoppio. Riteniamo che ciò sia inaccettabile. E’ necessario porre mano subito alla risoluzione del problema del trasferimento dei rifiuti fuori Matera attraverso la strada che noi abbiamo indicato: il completo riciclo della parte indifferenziata che abbatterebbe almeno del 50% i costi. Al tempo stesso, come abbiamo dimostrato negli anni scorsi, occorre concentrarsi su tutte le voci del bilancio comunale per evitare il salasso dell’incremento della Tasi nei confronti delle famiglie meno abbienti e delle imprese che nelle zone industriali stanno pagando due volte lo stesso servizio. In particolare, è bene ricordare che nei mesi scorsi è stato avviato un confronto tra Regione, Comuni e Consorzi industriali finalizzato a reperire risorse che pongano argine a questa incongruenza. Al sindaco di Matera – conclude Adduce – chiediamo di occuparsi personalmente, insieme all’assessore delegato, del bilancio comunale perché l’equilibrio dei conti è il bene comune per eccellenza, frutto di una positiva tradizione della nostra città dovuto al rigore e all’impegno degli amministratori e degli uffici comunali che hanno dimostrato sempre grande professionalità e d affidabilità. In Commissione prima ed in Consiglio poi faremo sentire forte la nostra voce positiva e propositiva».
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