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LA notizia è arrivata in serata: il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, ha convocato per il prossimo 29 luglio i tre presidenti di Basilicata, Puglia e Calabria per discutere delle trivelle nello Jonio. La convocazione è arrivata a seguito della lettera unitaria con cui, nelle settimane passate, Pittella, Emiliano e Oliverio hanno chiesto un incontro al ministro Guidi.
Oggi, invece, il governatore lucano sarà a Termoli, insieme ai “presidenti no triv”.
Questa volta, non solo quelli di Basilicata, Puglia e Calabria, ma anche Abruzzo, Marche e Molise, per l’assemblea delle regioni dell’area adriatica e ionica che si oppongono alle ricerche di petrolio e gas in mare.
A spiegare il senso dell’iniziativa, l’assessore all’Ambiente della Regione Abruzzo Mario Mazzocca: un’occasione per confrontarsi sulle azioni da intraprendere sul tema.
Ma anche per discutere l’ipotesi di referendum abrogativo delle disposizioni previste dello Sblocca Italia. E, alla vigilia dell’incontro, a lanciare un appello ai governatori è Goletta Verde di Legambiente.
«Chiediamo alle Regioni un segnale forte contro la deriva petrolifera di questo Governo – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente – Invitiamo i presidenti a mettere in campo tutti gli strumenti politici e amministrativi in loro possesso, compresa la proposta di un referendum abrogativo riguardo le diverse norme pro-trivelle che hanno riaperto la corsa all’oro nero nel mare italiano».
Legambiente ricorda che ci sono azioni che possono essere attivate subito, quali l’impugnazione di fronte al Tar degli atti autorizzativi emanati di recente o un intervento da parte delle Regioni sul ministero dell’Ambiente per chiedere la moratoria dei decreti di Via sino a quando non verranno adottati i piani delle aree previsti dal comma 1-bis dell’art. 38 del decreto legge n. 133/2014 da sottoporre a Vas.
«Ci aspettiamo che le Regioni escano dall’incontro di domani con decisioni comuni su azioni concrete e immediate. Ai presidenti vogliamo ricordare inoltre che si esce dal petrolio non solo fermando le trivelle – aggiunge Muroni – ma proponendo e praticando un modello energetico e di sviluppo diverso, efficiente e rinnovabile, aprendo prospettive di nuovi settori produttivi e con importanti ricadute anche occupazionali, oltre che ambientali».
Domenica, in concomitanza con l’arrivo di Goletta Verde a Maratea, a Scanzano Jonico l’associazione in collaborazione con Libera Basilicata ha organizzato un flash mob con appuntamento alle 18 al lido “Onda Libera”, in località lido Torre 29.
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