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MORMANNO – «La Salerno-Reggio Calabria non è più un incubo, ma pensiamo possa diventare anche con questa iniziativa di oggi un segnale di forte speranza». Con queste parole e con un pensiero ad Adrian Miholca, il giovane operaio romeno morto nel crollo del 2 marzo scorso, il ministro delle Infrastrutture e Traporti, Graziano Delrio, ha riaperto il tratto di A3 tra Laino Borgo e Mormanno chiuso e sequestrato dalla magistratura dopo il cedimento di una campata del viadotto Italia.
Dopo aver presenziato anche all’inaugurazione di un nuovo tratto di A3 compreso tra la galleria del Fossino e lo svincolo di Laino Borgo insieme al presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, il ministro Delrio ha partecipato a un incontro con i lavoratori e i giornalisti presso gli uffici di cantiere del contraente generale Italsarc, a Mormanno. E c’erano anche il procuratore generale di Catanzaro, Raffaele Mazzotta, che ha coordinato l’iter giudiziario di dissequestro, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, il prefetto Gianfranco Tomao, il presidente della provincia Mario Occhiuto, e il presidente del Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra.
ARMANI – Dopo aver chiesto un minuto di silenzio in memoria dell’operaio venticinquenne che il 2 marzo scorso è precipitato nel vuoto insieme all’impalcato sul quale stava predisponendo i lavori di demolizione, il presidente dell’Anas ha detto «la perdita gravissima di Adrian è stata onorata, anche se non se ne cancella la gravità, con il lavoro quotidiano di ognuno di noi e facendo ciascuno la sua parte». «Il completamento contrattualmente è per il 2017, noi lavoriamo per arrivare all’anno prossimo, è una sfida che ci ha chiesto il governo e crediamo di poterla ottenere». «La Calabria peraltro è bellissima, venite a visitarla» ha esortato Armani a mo’ di spot “risarcitorio”, invitando i turisti a non temere più per lo scoraggiante percorso alternativo in vigore dal 2 marzo.
DELRIO – Uno “spot” al quale si è accodato anche il ministro, che ha detto: «Gli italiani devono tornare quest’anno in vacanza in Calabria. Coraggio, oggi andiamo a ripristinare la carreggiata per permettere una fluidità non ancora completa ma comunque in grado di permettere una percorribilità dell’arteria. Noi diciamo agli italiani: abbiate fiducia perché si può raggiungere la Calabria attraverso l’A3, che non è più quell’incubo troppe volte raccontato. E quest’estate non ci sarà un solo cantiere aperto fatta eccezione per i due chilometri del viadotto Italia».
«La Salerno-Reggio – ha continuato Delrio – non è più un incubo, ma può diventare un segnale di forte speranza. Il presidente Renzi vuole che l’A3 venga completata. C’è però una condizione perché ciò avvenga» ha aggiunto il ministro, riferendosi alla collaborazione offerta dal procuratore Mazzotta alla risoluzione della vicenda e al ruolo della magistratura: «quest’opera è in ritardo anche perché è stata a lungo oggetto di interessi e di infiltrazioni della criminalità organizzata. Mandando via la corruzione, come è stato fatto con Expo e con il Mose, riusciremo a ridare di quest’opera non un racconto negativo ma di rinascita della Calabria, del Meridione e dell’Italia tutta».
MAZZOTTA – «C’era la necessità di conciliare esigenze opposte: giuridiche relative alle indagini per omicidio colposo e disastro colposo, e sociali, umane, turistiche, che imponevano di far presto» ha detto il procuratore generale di Catanzaro. «Io – ha aggiunto senza dimenticare di ringraziare le pm della procura di Castrovillari Simona Rizzo e Simona Manera che coordinano le indagini – ho deciso di assumere su di me, come procuratore dell’intero distretto la responsabilità di questa storia».

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