1 minuto per la lettura
POTENZA – A fine giornata, dopo diverse ore di lavoro da terra e con il canadair, a Pallareta erano andati in fumo diversi metri di bosco. La macchia potentina è stata attaccata, consumata, arsa dalle fiamme che hanno tenuto in scacco a lungo quell’area di Potenza.
Dalle spalle della Cittadella, fino in collina, tra contrada Caira e contrada Cozzale, fino alla zona di Pallareta dove c’è la discarica. Le vasche dell’impianto, attualmente chiuso, sono state subito messe in sicurezza dai volontari dell’associazione Vola (intervenuta con due squadre da Potenza, una da Pietrapertosa e una da Ruoti). Intervento delicato e necessario: se il fuoco avesse raggiunto i rifiuti sarebbe stato impossibile fermarne l’avanzamento.
Per ore gli uomini della Forestale e i Vigili del Fuoco – da giorni alle prese con numerosi interventi in tutta la provincia – hanno fronteggiato le fiamme nella zona più interna. Il focolaio si è riattivato nella tarda mattinata di ieri, dopo che già martedì un vasto incendio nella stessa area era stato contenuto.
Dalla città in tanti hanno potuto osservare le fiamme mangiare il bosco del capoluogo: un fumo denso e nero era visibile da diversi punti della città, guardando oltre la collina.
A fine giornata lo spettacolo era desolante: alberi bruciati, terra distrutta. Difficile al momento individuare le cause dell’innesco. Ma il focolaio si trovava in un punto interno, non di passaggio e senza strade nelle vicinanze. Difficile pensare che sia finita lì una cicca di sigaretta involontariamente buttata in corsa e spenta male.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA