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POTENZA – Ospitalità diffusa per duemila profughi e quattrocento posti di lavoro: sono gli obiettivi di un’intesa tra Regione Basilicata, Ministero degli Interni, Anci, Upi per un Piano destinato ai migranti, da attuare attraverso il metodo Sprar (Sistema di Protezione per i richiedenti asilo e rifugiati), di cui si é discusso ieri a Potenza nella sede della Prefettura.

«Un progetto – ha detto il prefetto di Potenza, Antonio D’Acunto – che governerà i flussi migratori e che darà concretezza dell’attività che svolgono gli enti sul territorio».

Attualmente sono 441 i migranti presenti nella provincia di Potenza ripartiti fra il capoluogo, Pignola, Melfi, Sasso di Castalda, Brienza, Chiaromonte. Dal prossimo primo agosto entrerà in vigore il nuovo accordo che stabilisce una diversa distribuzione. Anche Tito «ospiterà 30 migranti; a Potenza, che ne conta già 90, il numero aumenterà fino a 150, a Chiaromonte invece gli attuali 70 diminuiranno».

Il presidente dell’Organismo di coordinamento regionale migranti e rifugiati politici, Pietro Simonetti, ha evidenziato “il coordinamento del lavoro dei comuni. Attualmente in Basilicata sono ospitati circa 1200 richiedenti asilo. L’ex Centro di Identificazione ed espulsione va riconvertito per altri scopi. Serve una struttura capiente che in un primo momento accoglie e poi smista per attuare l’accoglienza diffusa e integrante».

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