3 minuti per la lettura
POTENZA – Vino: Al padiglione “ Vino. A Taste of Italy” , presenti vini di ogni regione, tranne della Basilicata Milano – E la Basilicata?
Previsti due milioni di visitatori in sei mesi, circa 10mila persone al giorno per il padiglione all’Expo dedicato al nettare di Bacco. Duemila metri quadrati di superficie totale divisa in tre livelli per parlare e mostrare in modo profondo e completo i vini d’Italia.
Il padiglione “Vino. A Taste of Italy” si trova all’incrocio tra il Cardo e il Decumano, nell’area Fiera Milano di Rho.
Pero, è qualcosa di mastodontico e un lucano arriva in questa incredibile galleria del vino anche per un moto di orgoglio, quello di vedere un’etichetta delle sue parti tra i migliori vini d’Italia.
Si parte dal piano terra, dove protagonisti sono il gusto e l’olfatto: viene mostrata la storia del vino, ci sono i territori di eccellenza dalla Val d’Aosta a Pantelleria e un po’ tutte le stagioni e le fasi di produzione del vino e, in una super melodia emozionale, il ruolo del vino nella quotidianità.
Qui si nota una cartina dove ci sono segnalati i vini di tutto lo stivale, ma li all’altezza nel malleolo nessun segno. Si pensa ad un errore anche se poco probabile e si va avanti al primo piano attraverso una scala particolarissima avvolta da acini e foglie. Qui finalmente il protagonista è il gusto, c’è la biblioteca del vino, si può degustare con dei bicchieri distribuiti all’inizio del percorso.
Qui l’amara sorpresa, non c’è nessun vino della Basilicata ed è l’unica regione a non essere presente. Ci sono tutti gli altri dal piccolissimo Molise, alle regioni storiche per il vino come Piemonte e Veneto.
Ci sono proprio tutti, ma l’Aglianico del Vulture, il Grottino o magari un’altra delle eccellenze vinicole lucane non c’è. La Basilicata in uno dei padiglioni più interessanti, nel quale l’Italia presenta al mondo uno delle sue più grandi particolarità agricole, non esiste.
Il progetto di questo padiglione è frutto della collaborazione tra Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Padiglione Italia e Veronafiere, ha l’obiettivo – si legge nel documento ufficiale – di: “garantire la rappresentazione della produzione vinicola nazionale; raccontare la storia del vino italiano e della sua lunga tradizione culturale, anche attraverso esperienze interattive e multimediali; designare un’area dedicata al “primo approccio” al mondo del vino per i milioni di visitatori che non conoscono (o conoscono poco) il prodotto; organizzare un’area per la presentazione e la degustazione dei vini con la presenza di produttori, esperti e testimonial; destinare un’area a rotazione per i vini italiani di prestigio internazionale; dedicare una specifica attenzione al turismo del vino, alle città del vino, alle strade del vino, alla cultura del territorio e delle bellezze italiane legate al vino, concertandola con le Regioni partner di Padiglione Italia”.
Oltre 1200 aziende e 1300 referenze vinicole per questo padiglione all’Expo inaugurato alla presenza del Ministro alle politiche agricole Maurizio Martina lo scorso 23 maggio, poteva essere un’opportunità per le aziende vinicole lucane come per tutte le altre ed invece la Basilicata è assente.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA