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MATERA – «Evasiva e imbarazzata la risposta dell’assessore Berlinguer alla nostra interrogazione sullo stato di attuazione del protocollo di intesa tra la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, il Comune di Matera e la società Ila Laterizi S.r.l.». Lo scrive Gianni Perrino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che aggiunge: «Berlinguer conferma, purtroppo, una triste (e pericolosa) verità: il monitoraggio ambientale nella nostra regione è terra di nessuno. Nell’impanto “Ila Valdadige”, situato sulla S.S. 99 Matera-Altamura, a ridosso di Borgo Venusio, quartiere alle porte di Matera, per alimentare i forni che producono mattoni è stato bruciato anche “pet-coke”, pericolosissima mistura di sostanze cancerogene. Grazie alle numerose e (giustamente) veementi proteste del comitato dei cittadini si arrivò, nel corso del 2014, anche allo stop nell’utilizzo di “pet-coke”; fu ignorata la nostra richiesta di revoca dell’Aia, (basata su un clamoroso “errore” contenuto nella stessa autorizzazione integrata ambientale che riporta una distanza delle abitazioni di Borgo Venusio dallo stabilimento di circa la metà di quella reale inferiore ad un km: circostanza che per Berlinguer era una quisquilia). Un’altra “pinzellacchera, bazzecola, sciocchezzuola” per Berliguer: esattamente come l’assenza di dati sul monitoraggio ambientale delle emissioni inquinanti!».
Perrino aggiunge: «Dopo lo stop temporaneo alla combustione della “feccia” petrolifera (il “pet-coke”), pressata da una notevole mobilitazione popolare, la giunta Pittella a luglio 2014 deliberava lo schema di Protocollo di intesa tra la Regione Basilicata, la provincia di Matera, il comune di Matera e la società Ila Laterizi S.r.l., per l’implementazione del processo di monitoraggio dello stato di qualità ambientale del territorio circostante lo stabilimento della società Ila Laterizi S.r.l., protocollo sottoscritto il 21 luglio 2014. “Che fine ha fatto “codesto” protocollo?” La cronologia degli adempimenti è stata rispettata?
Dalla risposta di Berlinguer pare proprio di no! Il protocollo, “patto tra galantuomini”, prevede una chiara tempistica di monitoraggio della zona circostante durante l’attività dei forni dell’impianto Ila Valdadige di Borgo Venusio, sia con alimentazione a metano, sia a ciclo combinato metano pet-coke. Il monitoraggio prescrive espressamente «La pubblicazione e l’aggiornamento dei dati relativi ai risultati dei monitoraggi in corso di svolgimento ed un report semestrale da parte di Arpab. Siamo a luglio 2015 – prosegue Perrino – il protocollo ha compiuto un anno, ma dei dati nemmeno l’ombra! Per questo abbiamo chiesto chiarezza e trasparenza immedidata dei dati rilevati sull’impatto delle attività dell’Ila Valdadige sull’aria, sul suolo, sulle acque superficiali, sui sedimenti e sulle acque sotterranee. Nello stile sfuggente e vago al quale Berlinguer ci ha abituati da un anno a questa parte, la risposta è stata raccapricciante: la Ila Valdadige non ha dichiarato di aver utilizzato “pet-coke” negli ultimi mesi e, quindi, non ha rispettato il protocollo, omettendo l’invio delle informazioni previste a Regione, Comune e Arpab. Insomma, allora, che cosa si è monitorato da un anno a questa parte nella “Libera Repubblica” di Ila Valdadige? Che fine hanno fatto i dati? Bruciati pure questi? Possiamo definire il protocollo mera “carta straccia”? Il M5S, nonostante le spallucce e le risposte elusive di Berlinguer, continuerà a monitorare la faccenda, sperando che la nuova giunta comunale di Matera, guidata dal Sindaco De Ruggieri, faccia lo stesso.
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