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DOPO 5 ANNI di attesa e di speranze la “questione-Firema” sembra essere arrivata a un punto cruciale.

E’ di ieri, infatti, la notizia della firma, presso il ministero del Sviluppo economico alla presenza del ministro Guidi, di un’ipotesi di accordo per il trasferimento di Firema alla nuova società Titagarh Firema Adler (Tfa). Da lunedì si terranno le assemblee nei quattro siti di Milano, Caserta, Spello ( in provincia di Perugia) e Tito e successivamente si svolgerà il referendum con il quale i lavoratori si esprimeranno in maniera vincolante sull’ipotesi.

In caso di esito favorevole, si chiuderà una vertenza che prese inizio nel 2010 con l’amministrazione straordinaria della società. Adesso un’ipotesi di accordo per il trasferimento della Firema alla Newco Tfa, composta per il 90 % dal gruppo indiano Titagarh e per il restante 10 % dal gruppo italiano Adler. Lunedì mattina, alle 9, si terrà l’assemblea con i lavoratori di Tito che avranno l’ultima voce in capitolo sull’accordo.

I SINDACATI – Per Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom, «è stato possibile giungere a un accordo grazie alla determinazione e alle lotte dei lavoratori che hanno sostenuto tutto il percorso negoziale e grazie all’intervento diretto nella vertenza del ministro Federica Guidi. L’accordo si pone l’obiettivo della ricollocazione di tutti i lavoratori».

Grande è la soddisfazione che si legge nelle parole dei Segretari Regionali UIL e UILM, Carmine Vaccaro e Marco Lomio: «Questa svolta, così tanto attesa, é la vittoria della vita del lavoro sulla morte annunciata di un’azienda con una lunga storia fatta di tanti successi e negli ultimi tempi di grandi preoccupazioni. La soddisfazione è ancora più esaltata dalla soddisfazione dei lavoratori presenti all’incontro che, unitamente a tutti colleghi, hanno lottato per mantenere in vita l’azienda e conservare il proprio posto di lavoro. Bisogna dare atto del buon lavoro svolto dal Ministro Guidi per la gestione di una vertenza difficile attraverso una delicata ed attenta mediazione.Da subito saremo al lavoro per affiancare i lavoratori e ricominciare a lavorare a pieno ritmo per riavviare la produzione e rendere esigibile l’accordo stesso».

Il segretario regionale della Fim Cisl, Salvatore Troiano ha detto che «la cosa importante era individuare un soggetto con un know how forte nel settore ferroviario in grado di assicurare le dovute garanzie industriali e restituire una prospettiva ai lavoratori».

Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista: «Siamo riusciti a salvare un pezzo importante della nostra industria. La Basilicata tornerà a crescere se l’industria, non solo Fiat, tornerà a produrre ricchezza e lavoro e a trainare la regione fuori dalla crisi».

PITTELLA E LIBERALI – Il presidente della Regione, Marcello Pittella, e l’assessore alle Attività produttive, Raffaele Liberali, hanno salutato con favore l’accordo: «Grazie al ministro Federica Guidi che ha personalmente condotto una trattativa che rischiava di naufragare, sono state poste le premesse per salvaguardare una realtà produttiva che in Basilicata è sempre stata sinonimo di qualità e di successo imprenditoriale. Determinante è stato il ruolo delle organizzazioni sindacali e delle rappresentanze aziendali».

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