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“L’Italia al Lavoro. Dalla rinascita della Fiat agli esodati, i mille volti di un paese in transizione. Il caso Basilicata: idee per fare”.

È il tema del convegno organizzato dalla Cisl Basilicata che si terrà oggi all’auditorium del conservatorio Duni, con inizio alle 15, 30. Nella città dei Sassi sono attesi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, l’ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu, il deputato del Pd, Roberto Speranza, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e il presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma. I lavori saranno introdotti dal segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico. Coordinerà i lavori il giornalista Oreste Lo Pomo.

Sul tavolo, ovviamente, i temi caldi del momento che tengono banco nel dibattito politico nazionale e locale: dai decreti attuativi del Jobs Act alla riforma delle pensioni, dalla proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla Cisl per una vera riforma fiscale al reddito minimo di inserimento, fino alle tante vertenze che popolano quotidianamente le cronache regionali.
 
«La Cisl lucana chiama a raccolta le energie migliori della politica, del sindacato e delle imprese per avviare una discussione sulle contraddizioni del modello lucano in cui convivono realtà in forte espansione e la crisi di interi settori produttivi con il loro lascito di cassintegrati e disoccupati – anticipa il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, secondo cui – anche primi segnali di crescita si presentano nella nostra regione in maniera disomogenea. Alla ripresa produttiva registrata nel settore automotive, grazie ai nuovi nuovi modelli prodotti a Melfi, fanno da contraltare la crisi perdurante delle costruzioni e il cattivo andamento dei servizi, nonché la riduzione degli investimenti fissi e degli investimenti per le infrastrutture. Il nostro obiettivo – spiega ancora il segretario della Cisl – è contribuire a realizzare una nuova stagione di riforme con una serie di proposte concrete che abbiano l’ambizione di tenere insieme efficienza del mercato ed equità sociale».

Tra le priorità che la Cisl rilancerà domani, lo sblocco del reddito minimo di inserimento per dare una risposta alle migliaia di disoccupati che stanno uscendo dal “purgatorio” degli ammortizzatori sociali; potenziamento delle infrastrutture per legare la Basilicata all’Europa; un meccanismo di convenienze localizzative per attrarre nuovi investimenti produttivi; saperi e innovazione al servizio delle fabbriche intelligenti; nuovi strumenti di finanza pubblica; sburocratizzazione.

«La Cisl riparte dal piano del lavoro – conclude Falotico – e rilancia l’impegno per fare della Basilicata un ecosistema in grado di attrarre nuovi investimenti e nuova occupazione».

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