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Prime pagine monopolizzate dallo sblocco degli stipendi degli statali: la Consulta, infatti, con la sua sentenza scongiura il buco da 35 miliardi per il governo (il mancato rinnovo del contratto del pubblico impiego negli ultimi 6 anni è illegittimo, ma la decisione della Corte Costituzionale non vale per il passato). Il caso riguarda circa 3 milioni e mezzo di dipendenti statali.
Sul fronte delle riforme, la maggioranza renziana va avanti in Senato verso la fiducia ma il Pd (e il premier) perde altri pezzi: ufficializzato l’abbandono di Fassina («Addio al Pd dei banchieri»), annunciato da mesi e formalizzato nelle scorse ore (si parla già di un asse con Civati, anche lui fuoriuscito dai dem).
Se nel centrosinistra continuano i mal di pancia e le defezioni, il centrodestra pare ricompattarsi dopo la cena dell’altro iri sera ad Arcore: il Giornale apre con un’intervista a Matteo Salvini che illustra «il vero patto tra me e Berlusconi» e cioè «accordo su Europa, immigrazione, tasse e lavoro». Proprio sull’immigrazione, il Corriere della Sera annuncia il vertice Ue di oggi mentre si pensa ai rimpatri dei migranti con otto voli al mese. Secondo Avvenire «l’Europa arretra: sbarre e non quote» mentre per il caso Grecia ecco un «nuovo braccio di ferro coi creditori».
Il Secolo XIX dà seguito alla notizia di ieri, con lo scontro sui migranti Toti-Bagnasco: stretta di mano tra il neogovernatore forzista ligure e il cardinale, mentre altri 200 profughi sono in arrivo dal Sud.
Sul Mattino apertura dedicata a un caso che ha tenuto banco nei giorni delle Regionali di fine maggio: sull’elezione del neopresidente Vincenzo De Luca arriva il “sì” dell’Avvocatura dello Stato. Il parere pervenuto a Palazzo Chigi dà il via libera a un decreto per garantire il governo della Regione: «Correggere la legge Severino e sospenderlo dopo la nomina della giunta». Tra politica e cronaca giudiziaria anche un titolo di Libero che in prima pagina richiama il processo di Napoli su De Gregorio e la compravendita di senatori: «Ritorna Berlusconi e arrivano i pm: chiesti cinque anni». La notizia è riportata con molta visibilità anche sulla prima pagina di Repubblica, dove segnaliamo un lungo reportage di Concita De Gregorio sulla «trincea del sindaco Marino», con il sindaco di Roma che tuona «non mi cacciate neanche con i cannoni». Restiamo nella Caputale: il Tempo riporta un sondaggio Datamedia secondo cui la fiducia in Renzi precipita mentre salgono Forza Italia e Grillo; il quotidiano romano dedica l’apertura al nuovo stadio di calcio capitolino, analizzando le 7mila pagine del progetto tra punti di forza e criticità.
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