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«I dati delle assunzioni in Basilicata di fonte Inps per il periodo gennaio-aprile 2015 confermano che l’unica occupazione da noi è precaria».
Lo scenario è quello descritto dal segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro.
Su 19.247 assunzioni i contratti a termine sono 13.419 e 5.767 a tempo indeterminato a cui si aggiungono 261 contratti di apprendistato. «Se poi si confrontano con le cessazioni, vale a dire i licenziamenti (13.117 sempre nei primi quattro mesi) il quadro è ancora più chiaro e allarmante tenuto conto che le cessazioni dei contratti a termine sono 8.981 quelle dei contratti a tempo indeterminato 3.890 e per l’apprendistato 246».
A questi dati la Uil oppone un giudizio politico. «Sulle politiche attive la montagna ha partorito un topolino. L’origine di questo sta nell’idea di costruire un nuovo (e necessario) sistema di incontro domanda e offerta senza alcun investimento per recuperare il gap con altri paesi».
La critica guarda soprattutto ad alcune tipologie contrattuali. «Colpisce come le ”collaborazioni” non vengano immediatamente eliminate non solo per eventuali accordi sindacali, ma per la sostanziale riduzione dei “paletti” che definiscono la genuinità della stessa collaborazione. Sarà sempre più complicato dimostrare, da parte del lavoratore, la non genuinità della collaborazione stessa. La stessa sanatoria/stabilizzazione per le collaborazioni e per le partite Iva sarà, inevitabilmente, condizionata, in positivo, dalla certezza del permanere dei forti incentivi».
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