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Continuerà almeno fino a domenica prossima – giorno del ballottaggio per l’elezione del sindaco – lo sciopero della fame che l’imprenditore turistico Fabrizio Zampagni ha cominciato a Matera per «avere risposte» sul suo progetto e sulle richieste di subconcessioni nel Sasso Caveoso per ampliare la sua attività alberghiera «diffusa».

Zampagni stamani ha incontrato i giornalisti anche per annunciare una denuncia alla Procura della Repubblica, per abuso d’ufficio, nei confronti delle amministrazioni comunali dell’ultimo decennio per irregolarità nell’assegnazioni di subconcessioni negli antichi rioni della città.

Circa 13 anni fa, l’imprenditore chiese a sua volta alcune subconcessioni – per utilizzare alcuni fondi europei e ampliare l’albergo – ma la mancata approvazione di un piano attuativo bloccò tutto. Circa due anni fa, poi, la sua pratica finì ad un altro funzionario del Comune che – ha raccontato Zampagni ai giornalisti – chiese «tempo per studiarla. Intanto, io ho perso un finanziamento di
240 mila euro».

L’imprenditore ha ripetuto di protestare «perché amo Matera e voglio continuare a lavorare qui» e ha annunciato la pubblicazione di un libro su un «modello di ospitalità ricettiva molto attento alle esigenze del turista». (ANSA).

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