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Un decreto ministeriale che proroghi il commissariamento rinviando di qualche mese il fallimento e, soprattutto, una reale soluzione industriale: sono i due punti emersi dall’incontro di questa mattina, in prefettura, a Caserta, sulla vertenza Firema, l’azienda casertana con oltre 500 lavoratori e con stabilimenti a Caserta, Milano, Spello (Perugia) e Tito (Potenza), gestita dall’agosto 2010 da un commissario nominato dal Governo sulla base della Legge Marzano il cui mandato scade il 15 giugno prossimo.
Entro quella data bisognerà trovare un acquirente per evitare che i libri contabili finiscano in tribunale.
Al momento l’unica offerta è pervenuta da una New.Co. formata dalla piemontese Blutec, e dalle campane Cometav, di Torre Annunziata, e Miri, di Napoli, che però a fine maggio non si sono presentate dal notaio per ultimare l’acquisto disertando inoltre la riunione di due giorni fa al Mise.
All’incontro di oggi in Prefettura, preceduto da un corteo con quasi 300 dipendenti, hanno preso parte anche esponenti politici di Pd e Movimento Cinque Stelle.
«Il nove giugno ci recheremo al Ministero per sollecitare una rapida soluzione – spiega il neo-eletto consigliere regionale del Pd Stefano Graziano – il Governo dovrà fare tutto il possibile per scongiurare il fallimento di Firema», mentre la segretaria regionale del Pd Assunta Tartaglione assicura che «la Presidenza del Consiglio è stata già avvisata e di certo non lascerà fallire la Firema».
«È necessario – spiega la deputata casertana Camilla Sgambato – un tavolo permanente, da istituire magari in Regione, su Firema ma anche sulle altre crisi industriali del Casertano, come la Whirlpool».
Anche la politica locale si inserisce nei commenti sul tema. «Le notizie che giungono dal confronto in sede di Ministero dello Sviluppo economico sulla crisi del gruppo Firema non sono positive e ci preoccupano molto. La ricerca di acquirenti capaci di rilanciare le produzioni e di tutelare i livelli occupazionali deve diventare una priorità assoluta», ha scritto il segretario regionale lucano del Pd, Antonio Luongo.
«Il Partito democratico della Basilicata – ha aggiunto – è impegnato, a tutti i suoi livelli politico istituzionali e in ogni sede, a favorire la ricerca di una soluzione positiva della vertenza e – ha concluso Luongo – sostiene il percorso di mobilitazione dei lavoratori unitariamente convenuto dalle organizzazioni sindacali».
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