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VIGGIANO – E’ successo ancora, è successo di nuovo. A poco più di una settimana dall’ultimo episodio, nel pomeriggio di ieri un’altra fiammata ha interessato il centro oli. Una fiammata che pur essendo stata “in tono minore” rispetto all’ultima, ha comunque destato molta preoccupazione tra la popolazione locale. Il sindaco Amedeo Cicala ha subito chiesto conto all’Eni. «A me – ha detto raggiunto telefonicamente – non interessano i motivi che hanno portato nuovamente alla fiammata. Quando succedono questi fenomeni sono sempre preoccupato. A me come sindaco interessa la sicurezza dei cittadini e che questa criticità che interessa il centro oli sia definitivamente superata». Eni rassicura. La fiammata è stata dovuta a «un eccesso di export dall’impianto verso la rete elettrica nazionale. L’evento ha determinato il blocco della generazione elettrica del Cova e l’attivazione del sistema automatico di sicurezza con il conseguente convogliamento di una minima quantità di gas in torcia. L’episodio è stato di breve durata e di bassa intensità». «I dati della qualità dell’aria monitorati – concludono da Eni non hanno registrato alcun superamento delle concentrazioni limite per i parametri fissati dalla normativa sia regionale che nazionale».

g. r.

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