X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

POTENZA – Braia entra alle 2 nel palazzo della Regione. Ad attenderlo c’è il presidente della Regione. Una stretta di mano, sorrisi e poi c’è l’operazione delle firme. Da ieri, Luca Braia è di nuovo assessore regionale. Guiderà il dipartimento regionale dell’Agricoltura.
Ufficialmente lo scambio delle deleghe con l’ex assessore Michele Ottati avverrà solo lunedì mattina alle 12. Ma Braia ha già preso possesso delle “chiavi” dell’Agricoltura lucana. Tutto secondo previsioni tranne che per i tempi che si sono dilatati. Chi scrive aveva annunciato la nomina di Braia in tempi più stretti. Nessuno è perfetto. Ma Braia di fatto era assessore in pectore già da tempo. Non il sottoscritto, ma dirigenti del settore agricolo lucano si rivolgevano a lui come se già avesse i “gradi” di assessore. La cosa è risaputa. Diversa la ritualità della politica che evidentemente ha richiesto tempi più lunghi con i soliti tatticismi dentro il Pd.
Ma da ieri tutto ha assunto i contorni dell’ufficialità. Intanto dalla Regione sottolineano il valore delle dimissioni di Ottati. E c’è una dose di verità: le dimissioni sono un atto sempre più raro. Solo per questo il passo indietro di Michele Ottati ha un valore. Ma esaltarne il gesto comunque sembra un’esagerazione. Non è che c’erano tante alternative. La sostituzione era nell’aria da giorni e lo stesso Michele Ottati aveva usato parole al fulmicotone contro il metodo e contro la scelta. E non lo aveva detto a bassa voce magari in tono confindenziale. Lo aveva detto chiaro e tondo anche in video al Tgr. Poi si sa con le ore le questioni si addolciscono. Ma la realtà è ben più cruda spesso.
Detto questo ieri mattina in via Verrastro, secondo prassi si è riunita la giunta. L’assessore dimissionario ha così potuto salutare i propri colleghi gli ultimi provvedimenti del Dipartimento.
Per i dettagli ha aperto la riunione il presidente della Regione Marcello Pittella che ha ringraziato Ottati «per il lavoro svolto in questi ultimi 17 mesi al servizio della Basilicata, in un periodo che ha richiesto un forte impegno, in uno con acclarate competenze professionali nel settore dell’Agricoltura e uno straordinario spirito di sacrificio sul piano personale».
Pittella quindi dichiarando di aver apprezzato «il tono garbato, affettuoso, a tratti emotivamente toccante, utilizzato da Michele nella lettera con la quale ha rimesso nelle mie mani il proprio mandato» ha aggiunto: «Con la sensibilità e la sagacia che gli sono proprie Michele Ottati ha colto con intelligente tempismo il momento opportuno per fare un passo indietro, dando prova, anche in questa circostanza, di uno spirito di servizio che gli fa onore».
Per quanto riguarda Braia, non è ancora il tempo per le dichiarazioni ufficiali. Ma sarebbe già al lavoro (e non da ieri). Secondo le indiscrezioni avrebbe già redatto una sorta di prospetto generale da cui ricominciare. In pratica i capitoli da cui vuol ripartire sono “il nuovo ruolo dell’agricoltura in Europa”, la ripresa del dialogo “critico ma costruttivo con tutte le associazioni di categoria tenendo conto anche dei movimenti che esprimono un disagio e alle quali va prestato ascolto evitando di prestare il fianco a strumentalizzazione che diventano pericolose”. Tra le prima cose poi nell’agenda del neo assessore Braia c’è la volontà di “costituire un tavolo politico e tecnico interregionale del Mezzogiorno per concordare modalità di azione ed attuazione di alcune politiche comunitarie”; di “spingere sull’educazione alimentare con un grande progetto formativo ed educativo nelle scuole di ogni ordine e grado che punta all’uso dei nostri prodotti”; di “rendere efficienti l’Alsia, l’Ueca e i Consorzi di bonifica”; e di “valorizzare la produzione lucana dell’agroalimentare di qualità”.

s.santoro@luedi.it

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE