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MATERA – Possono essere tante e diverse le ricette necessarie per un cambio di passo.
«Noi lavoriamo pensando al sistema paese e la delega fiscale che discuteremo tra qualche giorno con il Governo può essere un importante punto di partenza».
A spiegarlo al “Quotidiano del Sud” è Andrea Bolla vicepresidente nazionale di Confindustria in questi giorni a Matera per presiedere il Comitato tecnico fisco che si è riunito ieri a Matera insieme al Consiglio centrale dei giovani imprenditori.
«La leva fiscale può essere sicuramente un aiuto negli interventi da svolgere perchè il carico che c’è rende certamente meno competitivi, tante sono le riforme da attuare però penso al titolo quinto della Costituzione, al mercato del lavoro, oltre che ovviamente al fisco.
In questo senso è tutto quanto il sistema paese che deve cercare di cambiare passo e per il Sud un aiuto importante può arrivare proprio dall’utilizzo di quei fondi strutturali e quei fondi europei che possono dare certamente una mano importante nella scelta delle politiche che si possono riuscire ad attuare».
Politiche che devono andare inevitabilmente verso un cambio di idee, che devono provare a puntare come da tempo si continua incessantemente a ripetere su innovazione, nuove tecnologie: «il tentativo va fatto in questa direzione, l’impostazione deve partire dalla necessità di ridurre le differenze.
Il mondo ha viaggiato a diverse velocità, anche l’Europa ma adesso pare che queste distanze in qualche modo vengono colmate o comunque ridotte. Si sta andando nella giusta direzione. Matera in questo senso è un esempio di quello che può accadere, di come il turismo può consentire alla città di avere nuove possibilità, di cosa e come si può fare.
Una spinta ed un orgoglio per quello che si sta facendo che traspare passeggiando per la città e che segnala una trasformazione in atto».
Alcune delle sottolineature fatte da Andrea Bolla anticipano di fatto parte dei temi che verranno affrontati nel convegno di oggi: «una possibilità può essere per esempio la proposta Laterza su cui si sta lavorando per un credito di imposta per investimenti stenuti da fondi strutturali e fondi di coesione, una proposta che proprio per il Sud potrebbe avere un valore particolare.
Ma altra questione di non minore importanza è quella che riguarda il patto di stabilità che sostanzialmente non consente di poter fare quegli investimenti che pure sarebbero possibili perchè pur essendoci le risorse si rischia di sforare il patto di stabilità. Rendendo così più difficile ogni forma di ripresa».
Anche su questo si lavora per tirar fuori queste risorse dalla mannaia del patto di stabilità e riuscire quindi a poter utilizzare per lo sviluppo e la ripresa le somme che sonom comunque già disponibili.
Infine la questione che riguardala necessità, a partire dagli stessi imprenditori di un cambio di rotta e di visione.
Su questo Bolla chiarisce: «è chiaro che ci sono sempre degli spazi per un miglioramento.
Ma devo dire che gli imprenditori sono oggi estremamente consapevoli della realtà in cui si trovano.
Chi ha lavorato sull’export ha dovuto cimentarsi in mercati particolarmente competitivi e complicati mentre chi ha continuato a lavorare in Italia si è trovato di fronte una pesante riduzione dei consumi procedendo anche ad una serie di dolorose ristrutturazioni.
Insomma molto è stato fatto e quegli imprenditori che sono in piedi è perchè si sono resi conto ed hanno affrontato i cambiamenti che ci sono stati».
p.quarto@luedi.it
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