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BRIENZA – “Tua sorella ha sbagliato, noi la dobbiamo punire”. È stata più o meno questa la frase, pronunciata con un forte accento dell’Europa dell’Est, che si è sentito dire il giovane burgentino che domenica sera intorno alle 21, per puro caso, si è trovato a sventare un furto nella casa della sorella.
Domenica a Brienza c’erano i festeggiamenti di San Cataldo. Così Felice – questo il nome del ragazzo -si trovava con sua moglie e la famiglia di un suo amico a passare proprio davanti al portone dell’abitazione, nella parte superiore di via Infante di Brienza a ridosso di una delle vie più attraversate della cittadina.
In posizione parallela al portone un BMW 530 nero lucido e ben tenuto. A insospettire Felice, però, la presenza di una targa sovrapposta a un’altra. All’interno dell’auto due giovani ben vestiti, uno dei quali con i baffi.
Vicino al portone un altro uomo, più anziano e chiaramente sotto l’effetto di stupefacenti.
Stavano evidentemente facendo da palo ad altri due uomini che erano già saliti su e stavano per aprire le porte dei due appartamenti dello stabile. Felice, che nel frattempo si era premunito di un palo di castagno, se li è trovati davanti e, alla sua richiesta di spiegazioni, si è sentito dare quell’assurda spiegazione. Un modo per prendere tempo e fuggire, minacciando Felice con un cacciavite.
I ladri sono fuggiti via di corsa e, grazie all’intervento di Felice almeno quello stabile è stato risparmiato. Ma il gruppo di cinque delinquenti nella stessa sera ha messo in opera altri due tentativi di furto, uno dei quali andato a segno, anche se con più danni che refurtiva.
Sono riusciti a rubare in un’abitazione sempre in via Infante. Hanno portato via prodotti tipici locali: prosciutto, capicollo, salsicce e un paio di orecchini di famiglia. L’altro tentativo di furto è avvenuto in contrada Mancosa, la strada che da Brienza porta sulla super strada per la Campania.
In questo caso il gruppo di maldestri ladri suonando alla porta si è accorto che il proprietario era in casa. Molto elementare il loro modo di agire: suonare alla porta un paio di volte per accertarsi che la casa sia vuota (anche se le luci sono accese), sfondare il portone di casa con l’uso di un cacciavite, entrare in casa e rubare tutto ciò che potrà essere facilmente consumabile o vendibile, come cibo, oro e oggetti preziosi. Ovviamente sono stati allertati i carabinieri che nei momenti del tentato furto si trovavano a garantire la sicurezza vicino al palco e alle bancarelle della festa del patrono e poi nulla hanno potuto per bloccare la fuga dei malviventi.
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