2 minuti per la lettura
POTENZA – Graduatoria definitiva del “concorsone” per giornalisti selezionati dalla Regione per far fronte alle esigenze dell’Ente, all’insegna di una sostanziale riconferma per coloro che hanno già svolto collaborazioni a viale Verrastro e negli uffici stampa di altre pubbliche amministrazioni lucane.
Un risultato che non riserva grosse sorprese rispetto alle attese, visto che l’avviso pubblicato dello scorso anno, oltre ai risultati conseguiti alle prove scritte e orali, assegnava un punteggio importante ai titoli posseduti, e in particolare a quelli frutto di precedenti esperienze lavorative. Basta dire che un anno di lavoro in una pubblica amministrazione – secondo i criteri fissati dall’avviso – vale più di una laurea specialistica, il triplo di un 110 e lode. Sei volte di più rispetto a un master di specializzazione.
Cinquantanove selezionati che, a seconda delle esigenze degli uffici stampa di Giunta, Consiglio ed enti strumentali verranno chiamati a svolgere attività giornalistica, a tempo determinato, per un massimo di tre anni, con contratti di categoria.
Insomma, non la sistemazione della vita, ma sicuramente una buona opportunità nel pubblico, soprattutto di questi tempi e a maggior ragione per una categoria professionale che di opportunità non ne riserva molte. Tanto che a partecipare alla pre selezione che si è tenuta a settembre dello scorso anno erano stati in centinaia, tra pubblicisti e professionisti. Quasi tutti coloro che ruotando nel mondo dell’informazione lucana e che non hanno un posto di lavoro fisso, nella speranza che alla fine, la svolta arrivasse dal pubblico. Il test a scelta multipla aveva portato a una sostanziosa scrematura, con circa 60 candidati ammessi alle prove scritte e poi all’orale. In base alla posizione raggiunta in graduatoria, al termine della fase di valutazione effettuata dalla commissione presieduta dal direttore del dipartimento Ambiente, Carmen Santoro, i giornalisti verranno reclutati in Regione o negli altri enti strumentali. Priorità ai primi classificati, che, come dicevamo nella maggior parte dei casi hanno già avuto precedenti esperienze lavorative nella pubblica amministrazione: dalla Provincia, alla Regione, passando anche dalle aziende sanitarie. Quanti di questi riusciranno realmente ad arrivare negli uffici stampa regionali è tutto da vedere.
marlab
m.labanca@luedi.it
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA