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PALAZZO SAN GERVASIO – E’ davvero singolare il modo in cui questo giovane studente del liceo scientifico di Venosa ha deciso di spezzare la monotonia di tutti i giorni. Nulla di estremo, come spesso accade ai ragazzi della sua età. Anzi, una scelta sana, rara di questi tempi, ma che dovrebbe essere presa d’esempio. Protagonista dell’impersa, Renzo Antonelli, iscritto al terzo anno del liceo della città di Orazio. A differenza di molti suoi coetanei, stanco di fare il viaggio in autobus per raggiungere l’istituto scolastico, non ha chiesto moto in famiglia o altri mezzi di trasporto.
Zaino in spalla è partito alle 4 di mattina, percorrendo a piedi l’intero tratto Palazzo San Gervasio-Venosa, di 20 km. Ci ha impiegato tre ore, ma dice di aver vissuto in un’esperienza bellissima, godendosi un panorama mozzafiato, reso ancor più suggestivo dai colori della primavera. E’ lo stesso Renzo – che tra l’altro è componente del consiglio d’istituto nella scuola che frequenta – a spiegare le ragioni di questa inconsueta passeggiata: «Per un pendolare viaggiare è noia: lo stesso paesaggio, ogni giorno, finisce per stancare; campi e colline, alberi e fiori grigi come il cemento. Poter vedere la natura con occhi diversi, passeggiando per scaricare la tensione, una carica di energia per iniziare la giornata, faticoso ma piacevole, è stato coinvolgente e sensazionale. Lo ripeterei per altre volte».

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