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L’OBIETTIVO è digitalizzare tutta la scuola lucana, completando in due tappe il distretto Scuol@ 2.0. Nell’immediato, l’investimento da 1,6 milioni punta a coprire il 45% degli istituti di ogni ordine ed è indirizzato alla fornitura di materiale e supporti didattici digitali in quelli già inseriti nelle graduatorie ministeriali oltre che all’organizzazione di corsi di formazione (da maggio a ottobre) per più di 200 docenti, che da formati diventeranno formatori. La Regione si avvale della collaborazione di Ufficio scolastico regionale e Miur.
Il distretto scolastico lucano 2.0 prevedeva interventi a macchia di leopardo: 10 istituti dotati di fibra ottica e altrettanti di collegamenti wireless a banda larga, 3 con collegamenti a banda stretta e tutti gli altri con connessioni terrestri a banda larga. Lo scenario futuro prevede 2 scuole e 53 cl@ssi 2.0, 2 centri scolastici digitali, una scuola con editoria scolastica digitale e 2 scuole poli formativi. In totale sono interessate 64 scuole su 141 sedi di dirigenza scolastica: avevano concorso al bando del ministero ma non avevano avuto il finanziamento. Per questo – è stato detto ieri in conferenza stampa – è importantissimo un secondo ciclo di investimenti regionali grazie ai quali si completerà l’operazione. Le eccellenze iniziano già a concretizzarsi, come nel caso dell’istituto di Rionero raggiunto dalla fibra ottica e forte di una progettazione di 200mila euro. Il piano Telecom presentato proprio l’altro ieri a Potenza coprirà tutto il territorio con la banda ultralarga, dunque la qualità delle connessioni avrà un ulteriore incremento.
Il potenziamento hardware e software comprende Lim (le lavagne di nuova generazione) e server, tablet o notebook a seconda delle preferenze del singolo istituto, adeguamento del cablaggio nelle scuole rimaste fuori dal finanziamento nazionale. Per ridurre l’esborso, la Regione sta procedendo tramite bandi Consip (la società del Mef nata per razionalizzazione gli acquisti nella Pubblica amministrazione).
L’attività delle scuole sarà monitorata e valutata dall’università che periodicamente farà una verifica. Dal tavolo è stata invocata la presenza costante dei tecnici addetti alla manutenzione, per evitare di vanificare un’operazione lodevole.
La digitalizzazione delle scuole lucane (pari al 45% nella prima fase, come detto) sarà la più alta d’Italia. Un piccolo grande primato, come il progetto capofila della prima rete pluriclasse in Italia, in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana (Asi) ed europea (Esa). Delle 120 classi coinvolte, 30/40 saranno saranno operative già dall’anno prossimo, mentre a Tricarico è già in atto un esperimento pilota. Attraverso una piattaforma di e-learning, sarà creato uno spazio di condivisione con scuole di altre nazioni che permetterà un dialogo con studenti e docenti madrelingua.
La Regione Basilicata, per bocca dell’assessore Liberali, fa sapere che in caso di necessità è disponibile anche a «fare sponda» dal punto di vista economico.
e.furia@luedi.it
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