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MATERA – Anche quest’anno il Comune di Matera, d’intesa con la Prefettura di Matera e la Provincia di Matera e con la collaborazione della Soprintendenza ai Beni artistici e storici della Basilicata, ha organizzato una giornata ricca di iniziative per celebrare la Festa della Liberazione.
In particolare, nella mattinata sarà presente, fra gli altri, anche Luciano Violante, già presidente della Camera dei Deputati che parteciperà alle iniziative previste nel calendario della manifestazione.
Dopo la deposizione di corone d’alloro al “cippo” di via Lucana, alle 9.30, il corteo si sposterà nella Chiesa di San Francesco d’Assisi dove mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo della diocesi di Matera – Irsina, officerà la Santa messa.
Il raduno delle autorità e delle associazioni combattentistiche e d’arma si terrà alle 11 in piazza San Francesco per poi spostarsi in corteo verso piazza Vittorio Veneto dove, dopo la deposizione delle corone d’alloro al monumento ai caduti, interverranno: uno studente in rappresentanza della consulta degli studenti della provincia di Matera, il presidente della Provincia, Francesco De Giacomo, Franco Lisanti e Angelo Tataranno, il sindaco, Salvatore Adduce, Luciano Violante, già presidente della Camera dei deputati, Filippo Bubbico, viceministro dell’Interno.
Presenzieranno alla cerimonia il Picchetto armato a cura dei Militari e il Complesso bandistico “F. Paolicelli – Città di Matera”.Il programma per il 70° anniversario della Liberazione proseguirà nella serata a partire dall’imbrunire con “25 aprile. La Storia più bella” alle ore 20 in Piazzetta Pascoli a cura della Soprintendenza ai Beni artistici e storici della Basilicata.
Il senso delle celebrazioni per la giornata della Liberazione, a Matera, assume particolare significato perchè proprio la città dei Sassi fu la prima a ribellarsi ai nazifascisti, il 21 settembre 1943 vicenda sulla quale a 72 anni di distanza il dibattito cittadino è ancora aperto.
Per quei fatti la città ha ottenuto la Medaglia d’argento al Valore militare. L’onorificenza venne conferita il 21 settembre 1966 dal Ministro della Difesa Roberto Tremelloni e consegnata tre anni dopo dal suo successore Luigi Gui, il quale decorò della medaglia il gonfalone della città e scoprì una lapide con l’iscrizione: « Matera prima città del Mezzogiorno insorta in armi contro il nazifascismo addita l’epico sacrificio del 21 settembre 1943 alle generazioni presenti e future perché ricordino e sappiano con pari dignità e fermezza difendere la libertà e la dignità della coscienza contro tutte le prevaricazioni e le offese». Di particolare significato sono, ogni anno, le parole che il rappresentante della Consulta degli studenti pronuncerà, esprimendo lo spirito con cui le giovani generazioni vivono questa giornata nel ricordo di chi scelse la libertà anche pagando con la propria vita.

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